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Scalea, barriere architettoniche da abbattere: interviene Covelli

La rappresentante del comitato cittadino, Cristiana Covelli evidenzia una problematica sul territorio di Scalea: la presenza di barriere architettoniche da abbattere


La rappresentante del comitato cittadino, Cristiana Covelli evidenzia una problematica sul territorio di Scalea: la presenza di barriere architettoniche da abbattere

SCALEA – 9 feb. 24 - Barriere architettoniche da abbattere a Scalea, è l'argomento posto in primo piano dal comitato cittadino rappresentato da Cristiana Covelli. Un argomento importante che coinvolge i cittadini interessati e, quindi, persone deboli. Sulla questione, Covelli, scrive: “Scalea aveva l'opportunità di diventare un esempio di città inclusiva, in grado di accogliere tutti i suoi visitatori senza discriminazioni. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza stesso – commenta Covelli - prevedeva ingenti investimenti per l'abbattimento delle barriere architettoniche, ma purtroppo l'occasione è stata mancata. Un progetto che avrebbe potuto diventare il fiore all'occhiello di Scalea era quello di realizzare una spiaggia comunale accessibile anche alle persone con problemi di deambulazione. Questa sarebbe stata allestita con passerelle e con tutte le soluzioni necessarie per garantire l'accessibilità senza ostacoli di sorta. Purtroppo, oltre a qualche panchina posizionata strategicamente, poco è stato fatto per concretizzare questa idea. Una città piena di ostacoli”, afferma la responsabile del comitato di cittadini.


Marciapiedi pieni di ostacoli

La presenza di barriere architettoniche, non è legato al solo litorale di Scalea: anche i marciapiedi sono pieni di ostacoli, compresi i pali della segnaletica verticale e quelli dell'illuminazione pubblica. “Non è raro – aggiunge Covelli - trovare panchine, stand e cumuli di spazzatura che intralciano il percorso dei cittadini. In sostanza, il paese che non c'è, è quello che avrebbe potuto essere costruito. Scalea avrebbe potuto trasformarsi in una città inclusiva, che accoglie e risponde ai bisogni di tutte le persone, inclusi coloro che sono affetti da disturbi del neurosviluppo come l'autismo, mamme con bambini in passeggino e anziani con difficoltà motorie. Un futuro possibile. Anche se attualmente la situazione è lontana dall'essere ideale – commenta ancora Cristiana Covelli - è importante sottolineare che la realizzazione di quanto detto non è impossibile.




La rappresentante del comitato cittadino, Cristiana Covelli evidenzia una problematica sul territorio di Scalea: la presenza di barriere architettoniche da abbattere

Ciò che serve è l'attuazione di un "piano di eliminazione delle barriere architettoniche", che garantirebbe l'accessibilità a tutti e abbatterebbe le barriere fisiche e sensoriali presenti in città. Un elemento chiave in questo processo sarebbe l'installazione di un'apposita segnaletica per la comunicazione alternativa aumentativa, che si aggiungerebbe al codice stradale esistente. Questo consentirebbe una maggiore inclusione e una migliore gestione delle aree pubbliche. In conclusione – afferma Covelli - Scalea avrebbe potuto diventare un modello di città inclusiva, impegnata nell'abbattimento delle barriere architettoniche. Tuttavia, al momento, poco è stato fatto per concretizzare questa visione. È fondamentale che la politica agisca per garantire un futuro migliore per la città e i suoi cittadini. La realizzazione di un progetto ambizioso come quello di rendere Scalea una città inclusiva richiederà sforzi congiunti da parte delle istituzioni, delle organizzazioni locali e della comunità nel suo complesso. Solo quando si garantirà l'accessibilità per tutti e si offriranno servizi di qualità anche alle persone con disabilità sarà possibile raggiungere una vera inclusione. La sfida sta nell'abbattere gli ostacoli, fisici e burocratici, che impediscono a Scalea di diventare il paese che avrebbe potuto essere. Solo allora sarà possibile affermare che la politica ha svolto bene il suo compito nella gestione della vita pubblica”.


La rappresentante del comitato cittadino, Cristiana Covelli evidenzia una problematica sul territorio di Scalea: la presenza di barriere architettoniche da abbattere

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