"Re nudo", tutti i numeri della decisione del Gup del tribunale di Paola
46 assoluzioni; 39 rinvii a giudizio, restituzione dei beni, annullamento delle misure cautelari.
SCALEA - L'ex sindaco di Scalea, Mario Russo, ritenuto il principale indagato nell'inchiesta denominata “Re nudo” dovrà chiarire circa un quinto delle ipotesi d'accusa che lo riguardano. E' uno dei dati che risalta di più nella decisione del Giudice per le udienze preliminari, Maria Grazia Elia, che ieri pomeriggio ha sciolto la camera di consiglio dell’udienza preliminare relativa al procedimento denominato “Re nudo”.
Mario Russo, difeso dagli avvocati Vincenzo Belvedere e Giuseppe Bruno, è stato prosciolto “perché il fatto non sussiste” da 142 capi di imputazione. In aula, la lettura della decisione è stata complessa, per il gran numero di imputati, in tutto 88, e per i capi di imputazione contestati inizialmente, ben 295. Un ruolo importante, è impossibile negarlo, lo ha giocato la vicenda delle intercettazioni.
Il castello accusatorio è basato principalmente sulla questione degli ascolti. E, come si ricorderà, il ricorso in Cassazione per uno degli indagati, Eugenio Vitale, prodotto dagli avvocati Francesco Liserre e Carmelina Truscelli, ha aperto una breccia che poi si è rivelata uno squarcio. Tant'è che le assoluzioni di ieri, in gran parte dal reato di falso, sono quelle relative agli indagati per i quali non erano utilizzabili le intercettazioni. Gli avvocati Truscelli e Liserre hanno richiamato, infatti, la norma che stabilisce: “Il divieto di utilizzazione dei risultati delle captazioni in procedimenti diversi da quelli per i quali le stesse sono state autorizzate, salvo che risultino indispensabili per l’accertamento dei delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza”. L'inchiesta “Re nudo”, si è svolta principalmente sul Tirreno cosentino, e si è conclusa lo scorso 15 dicembre, individua tre aree: i reati commessi nell’ambito della commissione per l’accertamento dell’invalidità e dell'handicap di Diamante; nell’ambito dell’attività di medico certificatore per il rinnovo delle patenti di guida dell’Asp di Scalea e gli illeciti in materia di visite necroscopiche.
I NUMERI
La decisione è stata letta in aula per circa venti minuti, molti numeri e nomi.
Su 88 indagati, sono 46 le assoluzioni totali,
14 le assoluzioni parziali, da alcuni capi di imputazione. Massimo Baldo, gestore di un'autoscuola, assolto da 7 capi di imputazione; Antonia Coccimiglio, componente della commissione per l'handicap, assolta da 20 capi di imputazione; Giuseppe Mandato, assolto da 9 capi di imputazione; Massimiliano Marino, assolto da 5 capi; Paolo Marino, assolto da 23 capi di imputazione; Nicola Oliveto, assolto da 13 capi; Giuseppe Pintozzi, assolto da 11 capi di imputazione; Mario Russo, assolto da 142 capi di imputazione; Lorenzo Tarallo, assolto da 3 capi di imputazione; Vincenzo Tarallo, assolto da 7 capi di imputazione; Eugenio Vitale, assolto da 10 capi di imputazione.
In 39 sono stati rinviati a giudizio e torneranno in tribunale, in composizione collegiale, il prossimo 13 ottobre.
Fra questi ultimi, compaiono gli indagati con il maggior numero di capi di imputazione, ridotti in gran parte dalle assoluzioni di ieri, con formula “perchè il fatto non sussiste”.
ALTRE MISURE
Il Gup Elia ha disposto la perdita di efficacia delle misure cautelari per Mario Russo, Antonia Coccimiglio, Eugenio Vitale, Paolo Marino, Massimo Baldo, Giuseppe Mandato, Giuseppe Pintozzi, Massimiliano Marino e Nicola Oliveto. Perdono efficacia anche le misure interdittive a carico di Vincenzo e Lorenzo Tarallo e di Francesco Nisticò.
Disposta anche la restituzione dei beni sequestrati il 20 aprile scorso a Mario Russo, Antonia Coccimiglio, Eugenio Vitale e ad una quarta indagata che è stata assolta.
Le motivazioni della decisione saranno pubblicate nei termini di legge.
IL RITO ABBREVIATO
Francesca Amoroso, in qualità di dipendente dell'Asp, attuale assessore al comune di Diamante, è stata assolta con la formula più ampia: “Perchè il fatto non sussiste”. Aveva fatto richiesta di procedere con il rito abbreviato, assistita dagli avvocati di fiducia Natalia Branda e Nicola Carratelli. I due legali avevano scelto la strada alternativa sostenendo la completa estraneità ai fatti della loro assistita: “C'è un particolare interesse a che il giudice entri nel merito della questione, analizzando i fatti nei particolari”. Il sindaco di Diamante Ernesto Magorno, nel pomeriggio di ieri, appresa la notizia che riguarda la componente della sua Giunta, ha ribadito “piena fiducia nell’operato della magistratura, per il fondamentale lavoro che svolge sul territorio in difesa della legalità”. Ed ha espresso soddisfazione per la decisione, per certi versi attesa.
LA QUESTIONE INTERCETTAZIONI
Il nodo della questione, riguarda il fatto dibattuto dell'utilizzabilità delle intercettazioni. Per la Cassazione, il motivo di ricorso, degli avvocati Francesco Liserre e Carmelina Truscelli, attinente al tema della inutilizzabilità delle intercettazioni è risultato fondato. Le sezioni unite, con la sentenza "Cavallo", hanno stabilito che “il divieto di utilizzazione dei risultati delle intercettazioni in procedimenti diversi da quelli per i quali le stesse siano state autorizzate, salvo che risultino indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza, non opera con esclusivo riferimento agli esiti captativi riguardanti i reati che risultino connessi a quelli in relazione ai quali l'autorizzazione era stata ab origine disposta, sempreché rientrino nei limiti di ammissibilità previsti dall'art. 266”. Non è sufficiente un nesso "formale" o "occasionale", quale quello derivante dal collegamento delle indagini, dall'appartenenza ad un medesimo contesto ("filone") investigativo o dal medesimo numero di iscrizione del fascicolo processuale.
GLI AVVOCATI
E' ampio il collegio difensivo composto dagli avvocati: Michele Aldino, Elio Ardifuoco, Giuseppe Arieta, Gilda Avena, Gregorio Barba, Giuseppe Bello, Enzo Belvedere, Lorenzo Belvini, Gianluca Bianco, Antonio Bonifati, Luigi Bottino, Natalia Branda, Giuseppe Bruno, Luigi Calabria, Francesco Caldiero, Nicola Carratelli, Maurizio Cava, Franz Caruso, Giorgio Cozzolino, Francesco Chiappetta, Francesco Cristiani,Antonio Crusco, Luigi Crusco, Piernicola De Paola, Nicola Deriu, Giuseppe Forte, Agostino e Giuseppe Fortunato, Alessandro Gaeta, Gianpiero Gagliardi, Carmela Pepe Grosso, Italo Guagliano, Gemma Guerrera, Nicola Guerrera, Francesco Liserre, Mimmo Manfredi, Flavio Micucci, Luigi Morrone, Andrea Napolitano, Giovanni Nuvoli, Francesco Oliveto, Andrea Onofrio, Angelo Paravati, Giuseppe Pizzimenti, Teresa Policicchio, Egidio Rogati, Pietro Russo, Francesco Sapone, Norina Scorza, Marilyn Silvestri, Achille e Paolo Tenuta, Carmelina Truscelli, Amedeo Valente, Arturo Valente, Ugo e Antonio Vetere, Ettore Francesco Zagarese