Presentato il nuovo tracciato della Strada Statale 106
Presentato il nuovo tracciato della Strada Statale 106; le posizioni favorevoli e contrarie
CORIGLIANO ROSSANO – 10 dic. 21 - Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione del progetto del tratto Sibari-Corigliano Rossano della statale 106 Jonica, e un press tour organizzato nelle aree di cantiere del III Megalotto per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori.
All’incontro hanno preso parte il responsabile della struttura territoriale Calabria, Francesco Caporaso; il responsabile nuove opere, Silvio Canalella; l’amministratore delegato di Sirjo Spa e progettista del contraente generale, Salvatore Lieto. Il tracciato illustrato, rispetto all’originario del Megalotto 8 (nel suo stralcio fino al torrente Coserie), è più spostato verso la costa, e consente l’eliminazione delle 23 gallerie (per complessivi 11 km) presenti sul precedente tracciato oltre ad una sensibile riduzione dei viadotti, limitati allo scavalcamento delle fiumare ed al superamento delle zone a rischio idraulico nonché gli abitati di Corigliano Scalo e Rossano Scalo. Ciò comporta, a parità di estensione di tracciato, una ben più elevata sostenibilità tecnico economica dell’intervento, rendendo risolutamente più efficace l’investimento complessivo sulla base dell’analisi costi benefici dell’opera. Oltre al rifacimento dello svincolo di Cassano Allo Ionio, di innesto del nuovo tracciato, l’intervento proposto prevede, procedendo in direzione sud, complessivamente 5 svincoli: Corigliano Nord; Corigliano Centro; Corigliano vecchia; Rossano Nord; Rossano Sud.
Sul progetto presentato è in corso un costruttivo confronto con i comuni di Corigliano Rossano e Cassano Allo Ionio.
Il progetto illustrato interessa i Comuni di Cassano Allo Ionio e quello di Corigliano-Rossano. L’intervento prevede il raddoppio della carreggiata della SS 534 “degli Stombi” dall’attuale punto terminale fino all’innesto della nuova SS 106, in corrispondenza all’attuale svincolo per Cassano allo Ionio (che verrà completamente ammodernato) mediante la costruzione di una strada di tipo Extraurbano Principale tipo B, a due carreggiate separate con 2 corsie per senso di marcia, per uno sviluppo complessivo di circa 30 chilometri, fino al torrente Coserie, in agro di Rossano.
Al temine della conferenza stampa si è tenuto un press tour lungo i cantieri del 3° Megalotto della SS106 ‘Jonica’ per illustrare ai giornalisti e operatori radiotelevisivi lo stato di avanzamento dell’opera.
I lavori stanno riguardando la realizzazione della nuova SS 106 - in variante al tracciato esistente - tra la SS 534 e Roseto Capo Spulico, dove si ricollegherà alla statale già ammodernata a due corsie per senso di marcia. Le attività, allo stato attuale, presentano una produzione, per soli lavori, pari a circa 240 milioni di euro, corrispondente a circa il 25%. Aggiungendo quelle relative alle procedure espropriative ed allo spostamento delle interferenze, la produzione complessiva supera i 300 milioni di euro, a fronte dell’investimento totale previsto, pari a 1,335 miliardi di euro).
Attualmente, le attività sono concretamente avviate su più fronti e procedono con regolarità. In particolare, sono in corso di esecuzione le seguenti opere: sottofondazioni, le fondazioni e le elevazioni (pile, pulvini ed impalcati) dei viadotti Laghi, Raganello, Ferro, Satanasso; il completamento delle paratie dell’imbocco nord della galleria Trebisacce e le opere d’imbocco della finestra intermedia, il completamento della paratia dell’imbocco sud della galleria Roseto 1, opere propedeutiche all’inizio degli scavi di imminente avvio; il consolidamento della storica frana di Roseto (con un fronte di estensione pari a circa 1 chilometro) nel comune di Roseto Capo Spulico, della quale è stato completato circa il 50% dell’intervento di stabilizzazione.
Sono pronti al varo gli impalcati dei viadotti ricadenti nella Piana e sono stoccati, presso apposite aree di cantiere, circa 7 km di conci prefabbricati relativi alle gallerie artificiali.

LE DICHIARAZIONI DI IERI DELLA SENATRICE ROSA SILVANA ABATE (GRUPPO MISTO)
LA nuova Statale 106 è sui tavoli della politica locale e nazionale. D'altronde, un'opera così strategica per lo sviluppo della città jonica non può passare inosservata. E' necessario raccogliere le istanze di tutti e, forse, fare le scelte che dovrebbero servire principalmente alle comunità locali e naturalmente dovranno soddisfare i criteri di sicurezza che da tempo i cittadini invocano. Sulla questione interviene anche la senatrice Rosa Silvana Abate, del gruppo Misto, che, come è noto, segue attentamente la questione da tempo. L'Anas ha convocato una conferenza stampa per illustrare il tracciato del tratto Sibari-Rossano della Statale 106 Jonica. Lo conferma la stessa senatrice Abate: «Finalmente arriva la decisione di Anas di presentare il progetto del tratto Ss 106 Sibari-Rossano. Accolte le mie richieste: ora con l’illustrazione dell’elaborato i cittadini potranno capire se chi lo ostacola agisce per il bene comune o per interessi di parte». La senatrice Abate, già da tempo, ha auspicato un incontro pubblico, anche per tastare le aspettative dei cittadini, delle categorie. «Non posso che esprimere, ancora una volta, soddisfazione per l’operato di Anas – afferma Abate - anche perché è stata ascoltata la mia reiterata istanza di presentare il progetto, nel corso di un evento pubblico, per rispondere a quella esigenza di chiarezza che in tanti, istituzioni e cittadini, in questo momento chiedono. In questa fase l’illustrazione del progetto è importante poiché si continuano a susseguire notizie inesatte sul possibile tracciato e su questioni ad esso collegate. Leggiamo anche di problematiche inventate di sana pianta da parte di taluni, col solo fine di parlare della Ss 106 millantando un presunto interessamento alla questione». Insomma il tracciato della nuova Statale 106, oltre che una infrastruttura è, inevitabilmente, argomento di dibattito della politica locale e nazionale. Abate insiste: «L’illustrazione di tale progetto, ora come non mai, si era resa necessaria. Così la cittadinanza potrà valutare la bontà, o meno, dello stesso sia per capire se le eccezioni sul tracciato che arrivano da più parti, ivi comprese alcune istituzioni, siano fondate su ragioni di interesse comune oppure se il loro ostruzionismo sia dettato da una serie di interessi che nulla hanno a che fare, con la sicurezza, la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.
La mia prima richiesta fatta ad Anas di presentare il progetto era arrivata in estate a seguito degli ennesimi tragici eventi che si erano registrati (in cui persero la vita 5 giovani) proprio sul tratto Sibari-Rossano ed era stata reiterata proprio pochi giorni fa a causa delle tante fake news che stanno circolando in merito».
I DUBBI DI ITALIA VIVA CORIGLIANO ROSSANO SUL NUOVO TRACCIATO
IL nuovo tracciato della Strada statale 106 va rivisto. Una delle voci “fuori dal coro” è quella del gruppo di “Italia viva” Corigliano Rossano. Forse, secondo Italia Viva sarebbe necessario portare la questione in consiglio comunale, analizzare con maggior dettaglio le scelte future. Il tracciato lungo la linea ferroviaria, così come preannunciato da Occhiuto, non convince il gruppo di Italia viva che in una nota chiede: “a chi è così sicuro di tali affermazioni, se ha guardato bene la linea tracciata su carta, se non ne esistono altre presso il comune. Se ha provato a percorrere a piedi il tracciato ferroviario, a ridosso del quale dovrebbe correre la nuova strada a 4 corsie e i tratti in cui se ne discosta. Se sa che si attraversano zone a vincolo archeologico, zone a coltivazione intensiva e lavorazione degli agrumi migliori del mondo, insediamenti industriali storici come la fabbrica di Amarelli e altre di uguale pregio, che sfiorano la costa. Che prezzo ha tutto ciò? E che senso ha vantare il fatto di utilizzare la fascia di rispetto ferroviaria pur garantendone il futuro raddoppio”. Italia Viva chiede ancora: “Ma si ha un’idea delle misure in gioco, nel cuore della Piana di Sibari? Altro che evitare uno scavo in galleria! Ci sono migliaia di ettari di agrumeti in mezzo. E senza contare che il vecchio tracciato avrebbe fornito un servizio prezioso anche ai Comuni collinari”. Italia viva chiama in causa l'amministrazione comunale e afferma: “Noi ci auguriamo che il comune non esiti oltre, a prendere in mano la questione. Sappiamo che è urgente porre fine alla mattanza della 106, ma non vorremmo soluzioni devastanti per il territorio e soprattutto vorremmo sapere il grado di precisione del progetto su cui è necessario che il consiglio comunale si esprima al più presto”.I Italia Viva si esprime sulle numerose “valutazioni tecniche” delle ultime ore che “lasciano perplessi. Come la presunta sostenibilità economica ed ambientale – afferma - dovuta al fatto di evitare un tracciato collinare fatto di viadotti e gallerie in zone idrogeologicamente instabili”. Italia viva, evidenzia ancora: “Com’è noto, la nuova proposta di tracciato va a sostituire quella precedente, ritenuta oggi da Anas più onerosa, ma che aveva ottenuto il parere favorevole dei consigli comunali delle allora due città a seguito di numerosi incontri presso il Mit. Nessun rappresentante istituzionale dei precedenti consessi avrebbe potuto dichiararsi non informato sui dettagli progettuali e di conseguenza decidere senza opportuna cognizione. E allo scopo, si erano succedute numerose sedute di commissioni consiliari. Cosa che, invece, inspiegabilmente non sta avvenendo in queste ore. Forse perché in realtà non esiste un progetto esecutivo, ma solo di massima? Non possiamo infatti pensare che gli uffici comunali – si legge - omettano di esprimere parere e non fornire all’amministrazione gli strumenti necessari a determinarsi in merito”.
LA POSIZIONE DELL'ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI, ANCE
ANCHE L'associazione nazionale costruttori edili, l'Ance, interviene nel dibattito sulla nuova Statale 106 e, in particolare, sul tracciato Sibari – Rossano. “Si tratta di un progetto sostenibile – scrive in una nota il presidente di Ance Cosenza, Giovan Battista Perciaccante – che va a colmare un deficit infrastrutturale di un territorio altamente attrattivo e competitivo. Bene ha fatto la Regione a chiedere una integrazione al finanziamento per 350-400 milioni di euro sulla base di stime emerse a seguito delle risultanze dello sviluppo completo della progettazione. Con questa nuova indicazione viene confermata l’idea di una strada a quattro corsie e la compatibilità al raddoppio della tratta ferroviaria”. L'idea di un collegamento sicuro e veloce all'autostrada nasce dal fatto che la città di Corigliano Rossano, ormai non soltanto sulla carta, rappresenta una città che per abitanti è fra le più grandi della regione Calabria, seconda soltanto a Reggio Calabria e a Lamezia Terme. Ma anche l'estensione del territorio rappresenta un altro problema importante. Altro tassello fondamentale che giustifica l'importanza di un'arteria a scorrimento veloce, e sicura, è dato dai paesi dello Jonio che gravitano attorno alla città. La “vecchia” Statale 106 non è mai stata sicura e lo è ancora meno oggi con la fusione della città unica. Il progetto attuale sembra piacere alla maggior parte dei cittadini, dei rappresentanti politici e imprenditori: rispetto al progetto presentato in passato, adesso, come ha fatto sapere il presidente Occhiuto, i costi vengono ridotti di ben 4 volte. Il nuovo tracciato evita gallerie e viadotti e viene realizzato all'altezza del rilevato ferroviario. Il presidente di Ance Cosenza, Perciaccante, non ha dubbi: «Presentandosi a distanza ridotta dalla esistente Ss 106 – aggiunge – il nuovo tracciato risulterà attrattivo ed avrà un impatto ambientale notevolmente ridotto. Per la Calabria e la Sibaritide in particolare, il nuovo tracciato si pone come una infrastruttura importante in grado di dare ossigeno all’economia del territorio che, oltre ad una spiccata vocazione agroindustriale, presenta potenzialità turistiche molto alte per la presenza di risorse archeologiche, monumentali, naturali e ambientali di assoluta rilevanza». Lo stesso Perciaccante, ma, si spera, anche chi dovrà muovere i bottoni dell'importante progetto, spingono affinchè si faccia in fretta in modo da evitare lungaggini che non favorirebbero lo sviluppo, ormai atteso da tutti, del territorio. Il presidente Occhiuto recentemente aveva evidenziato che “il tracciato individuato sfrutta un corridoio, quello ferroviario, già infrastrutturato, utilizzando la fascia di rispetto ferroviaria pur garantendone il futuro raddoppio, con una altezza, rispetto al suolo, praticamente pari a quella della ferrovia, discostandosene solo in corrispondenza degli abitati di Corigliano Scalo e Rossano Scalo”.