Praia a Mare, smaltimento fanghi e barche in area Sic: interviene l'ex sindaco Praticò
Aggiornamento: 9 ago 2022
“Bisognerebbe soffermarsi a valutare se lo smaltimento dei fanghi nei vari depuratori comunali avviene in maniera corretta”
PRAIA A MARE – 4 ago. 22 - L'ex sindaco Antonio Pratico interviene sulla situazione della depurazione e sullo smaltimento dei fanghi. “Il problema della qualità delle acque di balneazione, di cui ogni anno si parla durante la stagione estiva – afferma Praticò - dev’essere affrontato nella sua globalità”. Non appena il mare si agita, cominciano a comparire schiuma e chiazze di sporcizia dappertutto. Secondo Praticò: “bisognerebbe soffermarsi a valutare se lo smaltimento dei fanghi nei vari depuratori comunali avviene in maniera corretta secondo le tempistiche ed i protocolli previsti ovvero se si procede senza l’osservanza degli stessi riversando i fanghi, seppur previamente depurati, direttamente a mare”. E qui, l'ex sindaco porta la sua esperienza: “Il comune di Praia a Mare – afferma - ha sempre rispettato puntualmente e scrupolosamente quanto prescritto dalla legge. Almeno sino al mese di maggio del 2022, infatti, i fanghi prodotti presso il depuratore di Praia a Mare sono sempre stati disidratati per mezzo del filtro 'nastro-pressa' e successivamente portati in discarica per lo smaltimento. Relativamente all’annualità 2021, il comune di Praia a Mare ha smaltito e portato in discarica oltre 5 milioni e 200 mila Kg di fanghi, smaltiti presso gli impianti autorizzati”.
E l'ex sindaco ricorda che sul corretto smaltimento dei fanghi non è stata sollevata alcuna contestazione al comune da parte di Arpacal, Capitaneria di Porto che hanno ritirato tutta la documentazione in possesso dell’ente e presso lo stesso impianto. “Se oggi persistono le problematiche denunciate – afferma Praticò - di certo non sono ascrivibili al sistema di depurazione adottato da Praia a Mare. È ovvio, però, che episodi come quello verificatosi nel comune di San Nicola Arcella, in località Vannefora, finiscono per pregiudicare anche Praia a Mare che ha sempre osservato tutte le regole e i protocolli”. Secondo l'ex sindaco: “Le problematiche che, invece, oggi l’amministrazione di Praia a Mare è tenuta ad affrontare con risolutezza sono quella del fiume Noce, in ordine alla quale sarebbe sufficiente riprendere quanto fin qui fatto dalla precedente amministrazione come le diffide e comunicazioni inviate nel mese di marzo 2022, e quella relativa alla regolamentazione degli ormeggi “selvaggi” in località Capo d’Arena.
Infatti, anche ad occhio nudo si può constatare come nell’attuale stagione estiva il numero delle imbarcazioni ormeggiate in quello specchio d’acqua ha superato oltre misura i limiti consentiti, così determinando un gravissimo pregiudizio per l’ecosistema e per la poseidonia. L’iniziativa di vietare l’accesso alle grotte dell’Isola Dino, pertanto, rischia di essere vanificata se non si interviene in maniera incisiva sulle zone SIC di Praia a Mare. Alla luce di ciò, pertanto, l’invito che rivolgo al sindaco di Praia a Mare e alla Guardia Costiera di Maratea è di mantenere un atteggiamento uniforme a quello che gli stessi hanno avuto con riguardo alla regolamentazione degli accessi alle grotte. Inoltre, l’amministrazione non può tralasciare di intervenire in merito alla pulizia dei diffusori delle condotte sottomarine dell’impianto di depurazione poiché un’eventuale occlusione degli stessi potrebbe causare gravi danni alla stessa condotta e all’ambiente sottomarino. Tale problematica era stata già presa in considerazione dalla precedente amministrazione. In merito a quanto sin qui esposto non possono essere sottaciute le problematiche evidenziate dal sindaco di Santa Maria del Cedro”.