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Praia a Mare, rendiconto: l'opposizione del gruppo misto rileva "Anomalie”

I tre consiglieri passati al gruppo misto a Praia a Mare non hanno ricevuto delucidazioni sulle rilevate "anomalie” nel rendiconto 2020 passato in consiglio comunale

PRAIA A MARE – 5 giu. 21 - Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, i tre consiglieri che sono passati al gruppo misto, hanno già proposto un atto relativo alla situazione finanziaria dell'ente. Francesco Marsiglia, Mariapia Malvarosa e Carolina Rossella Carravetta sono intervenuti sul rendiconto dell’esercizio 2020 sottoposto all’approvazione del consiglio comunale. La contestazione nasce dal documento del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi redatto dai funzionari dell’Ente e già approvato dalla giunta comunale. “Alle luce di quanto affermato dalla maggioranza in un comunicato pubblico in cui si auspicava condivisione e confronto – hanno commentato successivamente – i consiglieri del gruppo misto - avremmo sperato in un clima più collaborativo.

In quest’ottica, e certi che in un momento particolarmente critico per il nostro Ente sia necessaria apertura e trasparenza nei confronti dei cittadini, avevamo chiesto la trasmissione, anche a nostra cura, del consiglio comunale. Purtroppo, secondo la consolidata pratica, l’autorizzazione ci è stata negata, adducendo come giustificazione il pretesto che il consiglio non fosse chiuso al pubblico; come se la trasparenza possa costituire un problema amministrativo”.



Ma sul problema finanziario, i consiglieri Francesco Marsiglia, Mariapia Malvarosa e Carolina Rossella Carravetta confermano di aver rilevato delle presunte “anomalie”. «Dopo aver analizzato i residui attivi che concorrono alla formazione del bilancio, anche sulla base delle contestazioni mosse dalla corte dei conti al comune di Praia a Mare nella delibera 155/2020, proprio in relazione a tale problematica, avendo riscontrato delle anomalie e non avendo ricevuto nei giorni precedenti risposte chiarificatrici dal funzionario redigente, abbiamo chiesto ulteriori spiegazioni e proposto un rinvio della seduta per confrontarci sulle certificazioni, necessarie e mancanti, e sugli eventuali correttivi da apportare».

I residui attivi che ingenerano dubbi nei tre consiglieri di opposizione sono relativi alla sistemazione del viale della Libertà, per 378mila euro; al santuario della Madonna della Grotta, per 175mila euro; all'ammodernamento del lungomare Sirimarco per 252mila euro; al rimborso delle spese legali dagli acquirenti dei terreni ex demaniali, rispettivamente per 511mila euro e per 334mila euro. “Per nessuno di questi residui – affermano i consiglieri di opposizione - è stato possibile prendere visione delle obbligazioni perfezionate e delle conseguenti relative certificazioni degli uffici competenti che ne giustificano il loro mantenimento”.



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