Parco Marino "Riviera dei cedri": troppi vincoli secondo "Pensiamo a Scalea"
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Parco Marino "Riviera dei cedri": troppi vincoli secondo "Pensiamo a Scalea"

Aggiornamento: 15 apr

Era meglio restare fuori dal Parco marino della Riviera dei Cedri, secondo "Pensiamo a Scalea” ci sono troppi vincoli e pochi benefici


Era meglio restare fuori dal Parco marino della Riviera dei Cedri, secondo  "Pensiamo a Scalea”  ci sono troppi vincoli e pochi benefici

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Scalea, 13 aprile 2024 - La recente decisione di includere la costa rocciosa di Scalea e San Nicola Arcella nell'area del Parco Marino Riviera dei Cedri ha suscitato una fervente controversia, con voci discordanti che sollevano dubbi sulla validità scientifica e sui benefici per i residenti di tale provvedimento.

Il delegato coordinatore degli iscritti di Fratelli d’Italia di Scalea, van De Luca, insieme al Segretario politico di Pensiamo a Scalea, Achille Tenuta, hanno lanciato l'allarme in seguito a un incontro tenutosi ieri. In quell'occasione, appassionati di nautica, pesca sportiva, attività subacquee ed escursioni naturalistiche hanno espresso preoccupazione per le restrizioni imposte dall'inclusione nel parco marino, temendo di perdere l'accesso alle bellezze naturali lungo la costa da Ajnella all'isola Dino.


La delibera di adesione dell'amministrazione Perrotta è stata criticata per la mancanza di adeguati confronti e studi preliminari sui costi e i benefici dell'inclusione nella riserva marina. De Luca e Tenuta evidenziano come la costa di Scalea e San Nicola Arcella venga frequentata dai turisti solo per una parte limitata dell'anno, ma che questi brevi periodi di afflusso turistico rappresentino un'importante fonte di reddito per la comunità locale.

I due rappresentanti politici hanno annunciato la formazione di un Comitato di lotta per contrastare questa decisione e hanno rivolto un appello al sindaco Perrotta e alle forze politiche regionali affinché rivedano la scelta di includere la costa nel Parco Marino Riviera dei Cedri.


Allo stesso tempo, De Luca e Tenuta hanno invitato pubblicamente il sindaco Perrotta, l'assessore all'ambiente Manco e la Guardia Costiera a fornire chiarimenti ai cittadini sulle restrizioni imposte e a garantire un efficace controllo sulla costa per prevenire violazioni della legge.

La controversia sollevata da De Luca e Tenuta riflette una più ampia discussione sulle politiche di conservazione ambientale e sul loro impatto economico sulle comunità locali. Mentre la protezione dell'ambiente marino è fondamentale, è evidente la necessità di bilanciare la conservazione con gli interessi economici delle comunità costiere.

In attesa di ulteriori sviluppi, la richiesta di revisione delle decisioni politiche da parte di De Luca e Tenuta rimane al centro del dibattito sulla gestione sostenibile delle risorse naturali lungo la costa della Riviera dei Cedri.

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