Paola, arrestato in Germania il latitante Crivello, ritenuto il killer di Pietro Serpa
Aggiornamento: 26 set 2023
Paola, arrestato in Germania il latitante Valerio Salvatore Crivello, deve scontare l'ergastolo per l'omicidio di Pietro Serpa avvenuto nel 2003, operazione "Tela del ragno"
PAOLA – E' stato catturato in Germania Valerio Salvatore Crivello, 44 anni, di Paola, ritenuto legato alla cosca di 'ndrangheta Scofano-Martello-La Rosa e ritenuto l'autore dell'omicidio aggravato dal metodo mafioso di Pietro Serpa, commesso il 27 maggio 2003 nella città tirrenica di San Francesco. Crivello era ricercato dal mese di novembre del 2020. Lunedì pomeriggio, a Keitum, in Germania, il personale dell'ufficio federale di polizia criminale tedesca (Bka) e del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale carabinieri di Venezia, per il tramite del servizio di cooperazione internazionale di polizia, Unità I-Can, ha localizzato e tratto in arresto il 44enne.
Nel novembre del 2020, si era sottratto all'ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura generale della Repubblica presso la corte d'appello di Catanzaro a seguito della condanna definitiva all'ergastolo, con isolamento diurno per due mesi, per l'omicidio aggravato dal metodo mafioso di Pietro Serpa. Nel novembre del 2020, Crivello era riuscito a sottrarsi al provvedimento di cattura evadendo dall'abitazione dei genitori, a Scorzè in provincia di Venezia, dove era stato posto in regime degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, in attesa della sentenza definitiva per il processo scaturito dall'operazione denominata "Tela del ragno".
Dopo l'evasione era partita la caccia all'uomo durata quasi tre anni. In questi anni, il latitante è stato ricercato in Italia e, dopo i sospetti che fosse fuggito all'estero, anche in ambito internazionale.
L'identificazione, l'individuazione e la successiva cattura, si apprende, giungono all'esito di un'intensa attività info-investigativa iniziata nello stesso mese di novembre 2020 dai carabinieri del nucleo investigativo di Venezia, nel corso della quale è stato possibile accertare che Crivello aveva trovato rifugio sotto falsa identità sull'isola di Sylt, al confine tra la Germania e la Danimarca, dove il latitante aveva anche trovato un impiego in un centro sportivo di un albergo del posto. Da qui il contestuale servizio, coordinato dall'Unità I-Can dello Scip, nata proprio al fine di ricercare in ambito internazionale i latitanti di 'ndrangheta, svolto in costante raccordo info-operativo con i carabinieri di Venezia, che ha permesso alle teste di cuoio tedesche di localizzarlo e catturarlo mentre si trovava nell'albergo. Crivello, al termine delle formalità di rito, è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria tedesca, che ha convalidato l'arresto nelle more dell'avvio delle procedure di estradizione dell'arrestato in Italia.
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