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Ospedale di Praia a Mare: il Consiglio di Stato fissa l'udienza camerale a febbraio

Aggiornamento: 30 gen

A febbraio al Consiglio di Stato si terrà l'udienza camerale sull'ospedale di Praia a Mare: il ricorso dei comuni di Praia a Mare e Tortora


A febbraio al Consiglio di Stato si terrà l'udienza camerale sull'ospedale di Praia a Mare: il ricorso dei comuni di Praia a Mare e Tortora

PRAIA A MARE – 19 gen. 24 – Ospedale: torna sul tavolo uno degli argomenti più discussi dell'alto Tirreno cosentino, e non solo; a febbraio al Consiglio di Stato si terrà l'udienza camerale sull'ospedale di Praia a Mare: il ricorso dei comuni di Praia a Mare e Tortora. Fiumi di inchiostro, tante parole, tanti progetti, ma la situazione rimane sempre la stessa. L'ospedale che vorrebbero i cittadini, e, probabilmente, anche qualche professionista, difficilmente tornerà nella realtà. Ma c'è un obiettivo, che da tempo vaga nelle aule della giustizia amministrativa: confermare ciò che era contenuto nelle vecchie sentenze ormai passate in giudicato, ma mai attuate.


L'ordinanza del Consiglio di Stato, fissa un termine: una udienza camerale di discussione del ricorso, alla data del 22 febbraio 2024. Il “ricorso”, proposto dai comuni di Praia a Mare e Tortora, rappresentati e difesi dall'avvocato Francesco Cristiani, contro la presidenza del consiglio dei ministri, ministero della Salute, in persona dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore; contro l'azienda sanitaria provinciale di Cosenza, difesa dall'avvocato Silvia Cumino, la Regione Calabria, assistita dagli avvocati Franceschina Talarico e Nicola Greco; il commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro sanitario della Regione Calabria, in persona del legale rappresentante pro tempore. Si chiede l'ottemperanza delle sentenze: 2576/2014, 2968/2015, 1153/2017, e 384/2022 del Consiglio di Stato, rese tra le parti.


Il ricorso in esame, si legge: “oltre a lamentare l’inerzia del commissario ad acta (e a chiederne la sostituzione), impugna con reclamo il provvedimento dello stesso commissario del 12 luglio 2023. Il problema di fondo, posto dal mezzo in esame, è quello della conformità o meno dell’organigramma individuato dal Commissario nel provvedimento all’assetto posto dalle sentenze, della cui esecuzione si controverte”. Il Consiglio di Stato ritiene necessario, al fine del decidere, che il commissario ad acta renda documentati chiarimenti, in relazione al profilo, sui vari punti controversi, con i quali si deduce che il provvedimento reclamato: ha soppresso la direzione di presidio ospedaliero, non programmando alcun incarico dirigenziale in tal senso e facendo quindi dipendere l'ospedale di Praia a Mare dallo Spoke Cetraro-Paola.



Ha omesso di programmare e prevedere i seguenti ulteriori incarichi dirigenziali: un dirigente di struttura complessa per il reparto di chirurgia generale; un dirigente di struttura semplice distrettuale per il servizio pronto soccorso ed un dirigente di struttura semplice distrettuale per anestesia; un dirigente di struttura semplice distrettuale per radiologia; un dirigente di struttura semplice per laboratorio analisi; un dirigente di struttura semplice per farmacia ospedaliera; ha disposto la trasformazione della specialità di ortopedia in mero day surgey ortopedico; ha ridotto il numero dei posti letto di degenza ordinaria della chirurgia generale da 20 a 14; ha previsto l'attivazione del reparto di pronto soccorso senza, tuttavia, prevedere il servizio di osservazione breve intensiva che, invece, era previsto come servizio assolutamente indispensabile dal cosiddetto decreto Sciabica.



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