Ieri, la richiesta delle condanne per l'omicidio di Santo Nigro
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Ieri, la richiesta delle condanne per l'omicidio di Santo Nigro

La sentenza è attesa per il prossimo mese di settembre

COSENZA – 29 mag. 21 – Udienza con rito abbreviato dedicata all'omicidio di Santo Nigro. Dinanzi al Gip del Tribunale di Catanzaro, Saccà, il pubblico ministero, Cubellotti, ha chiesto la condanna a 30 anni di reclusione per Francesco Cicero e Mario Pranno e a 6 anni di reclusione per Francesco Vitelli ed Aldo Acri. La parte civile, rappresentata dall'avvocato Alessandro Gaeta, ha chiesto per tutti la condanna che il giudice avrebbe ritenuto di giustizia, nonché la condanna al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede oltre che una provvisionale pari a 100.000 euro per ciascun imputato. I difensori: di Mario Pranno, rappresentata dagli avvocati Marcello Manna e Gianluca Garritano, nonché quella di Aldo Acri, con l'avvocato Fabio Di Santo e di Francesco Vitelli, con l'avvocato Antonio Manno, prima di procedere all'arringa, hanno depositato memorie scritte con allegati una serie di documenti ed hanno chiesto per i propri assistiti che il Gip emetta sentenza assolutoria, ritenendo che per l'omicidio Nigro debba essere riconosciuta la continuazione con buona parte degli omicidi contestati con le sentenze relative ai processi denominati "Missing" e "Luce".



In particolare, nella sentenza cosiddetta "Missing" era stata riconosciuta la continuazione tra quattro omicidi commessi a partire dal gennaio 1981, fino al novembre 1983 e siccome l'omicidio Nigro non solo rientra nello stesso arco temporale (novembre 1981) ma, secondo la stessa ricostruzione accusatoria, sarebbe stato commesso per imporre un'estorsione e per dimostrare la forza intimidatoria del gruppo delinquenziale di appartenenza, è evidente che si è in presenza di un medesimo disegno criminoso finalizzato a commettere una serie di omicidi aventi identica matrice. Per la posizione di Francesco Cicero, il suo difensore, avvocato Riccardo Maria Panno, ha insistito molto sulla inattendibilità dei collaboratori di giustizia sottolineando come gli stessi, sulla vicenda Nigro, abbiano fatto dichiarazioni contrastanti e, pertanto, non sarebbe stata raggiunta la prova della colpevolezza in capo al proprio assistito. Sulla scorta dei documenti prodotti, oltre che sulla base delle memorie difensive, il Gip ha rinviato all'udienza del 21 settembre per consentire di replicare. In quella data dovrebbe essere emessa sentenza.



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