I fedeli di Tortora all'ordinazione episcopale di Padre Andres
Alla cerimonia a Roma, presieduta da Papa Francesco, i fedeli della parrocchia di Tortora per l'ordinazione episcopale di Padre Andres
TORTORA – 20 ott. 21 - La parrocchia di Tortora ha partecipato alla celebrazione di ordinazione episcopale, impartita da Papa Francesco, in San Pietro, a monsignor Andrés Gabriel Ferrada Moreira, Cileno, segretario della congregazione per il clero e titolare della sede arcivescovile di Tiburnia. C'è un legame profondo fra la comunità di Tortora e “Padre Andres”. Risale a diversi anni fa, quando, nel periodo pasquale dell’anno 2004, Padre Andres era giunto nella Parrocchia Tortorese. Ricordano i fedeli: “con tanto entusiasmo si preoccupò della nostra cura pastorale, dedicando il suo tempo a confessare ed a portare l’eucarestia agli ammalati, sia nel paese che in tute le varie frazioni montane del territorio”. E, per questo attaccamento a Padre Andres, una delegazione di fedeli si è recata a Roma. Un gruppo della parrocchia San Pietro Apostolo di Tortora Centro Storico, guidato da Diva Cristina Iannini e composto da Raffaele Papa, Michelina Caputo, Giuseppina Chiappetta, Rita Petrucci e Pino Gabriele.
«La sua seppur breve visita – hanno ricordato i fedeli - lasciò un’impronta in molti di noi, e, negli anni successivi, padre Andres è rimasto in contatto con alcuni, ritornando a Tortora in occasione di un suo viaggio nel sud Italia. E qui ha potuto nuovamente concelebrare con l’attuale Parroco Don Giovanni Mazzillo». Un ricordo di un rapporto solido: «Padre Andrés è una persona speciale nella sua umiltà, legato al suo Cile, alla sua Madre terrena ed a quella celeste la Madonna del Carmine – ricordano i fedeli tortoresi - intelligente e tanto colto da non far nulla per metterlo in evidenza, docile a quello Spirito che tutto può e la sua famiglia che abbiamo conosciuto in questa occasione a Roma è semplicemente amorevole. Per noi sono stati due giorni intensi ma belli, il culmine nella Celebrazione in San Pietro, sentita e partecipata dove si percepiva, aleggiava, pur impastati nella nostra umanità, qualcosa che dava gioia e leggerezza, piacere di esserci, di vivere fino in fondo e senza fretta ogni momento di una esperienza senza tempo. Tanta spontaneità e disponibilità a ricevere ciò che non meritavamo e ne ci aspettavamo, ma Dio fa così, quasi sempre dona senza chiedere. Siamo tanto grati a Dio, a Papa Francesco ed a Mons. Andrés per il dono di questa partecipazione, la sua grazia è divenuta anche nostra e della nostra comunità».