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Grisolia, revoca delle deleghe: scambio di battute fra il sindaco Bellusci e la consigliera Marino

A Grisolia, dopo la revoca delle deleghe alla consigliera Marino, scambio di battute fra quest'ultima ed il sindaco Bellusci


A Grisolia, dopo la revoca delle deleghe alla consigliera Marino, scambio di battute fra quest'ultima ed il sindaco Bellusci

GRISOLIA – 5 ott. 23 - La revoca delle deleghe alla consigliera Marino da parte del sindaco, in maniera formale, genera lo scontro a distanza fra le parti. Scrive Marino: “Sgradita la mia voglia di chiarezza e trasparenza. Alla decisione del sindaco si è finalmente scoperchiato il vaso di Pandora. Come donna e come amministratore esprimo la mia più totale disapprovazione sul metodo utilizzato dal signor sindaco, che per mero rispetto istituzionale e per rispetto dell’individuo non ha preannunciato neanche con una telefonata, la sua decisione. Il decreto di revoca mi è stato notificato direttamente dal messo comunale, al pari di un estranea e non come membro di maggioranza di cui giuridicamente faccio ancora parte.



La riflessione nasce spontanea quanto è stata scomoda la mia persona a questa amministrazione? La mia voglia di chiarezza e trasparenza verso i grisolioti è stata molto sgradita al caro sindaco e a tutta la sua compagine”. “Le motivazioni addotte nel decreto sarebbero effimere. All’inizio di questo percorso, come maggioranza, siamo partiti tutti insieme come una squadra, senza distinzione di ruoli colmi di buona fede, uniti per il bene comune, ma man mano che si andava avanti, mi rendevo conto che l’idea di squadra era viva solo nella mia testa, e che in realtà ognuno andava per la sua strada, allontanandosi sempre più dalla mia idea di bene comune. Esprimo profondo dolore per la comunità di Grisolia che, contro il suo volere, ha subito l’estromissione di un suo rappresentante dal governo di città. Ovviamente non mi fermo qui! Andrò avanti a testa alta”.



Il sindaco Bellusci replica con una lunga nota nella quale, fra l'altro, si legge: “Le elezioni di settembre 2020 hanno portato la nostra comunità ad esprimere uno schieramento formato da tutte le forze politiche del territorio per le amministrative, obiettivo era quello di unificare le forze politiche per superare le divergenze politiche di due o più schieramenti che di solito portavano ad uno scontro politico e personale tra i cittadini. All’insediamento dell’amministrazione, il sottoscritto in qualità di sindaco come prevede il vigente statuto comunale ha distribuito democraticamente le deleghe ai consiglieri”. Ma il rapporto sembra essersi logorato subito. Scrive il sindaco: “Dai primi giorni di insediamento abbiamo assistito a duri scontri e litigi giornalieri tra il consigliere Marino e il consigliere Serra su questioni politiche e personali, infatti nel primo consiglio comunale dopo l’insediamento la Marino, ha orchestrato e organizzato un gruppo consiliare con tanto di intervista alla radio per contrastare e isolare l’allora assessore e vice sindaco Serra.



Per educazione e correttezza non voglio riportare le definizioni e il pensiero espresso dalla Marino più volte nei confronti di Serra ma quando leggo che il sottoscritto è “incoerente” non posso far altro che sottolineare che l’unica ed ineguagliabile incoerente in questa compagine amministrativa è proprio il consigliere Marino. Più che Pandora dovrebbe menzionare Eva. In quanto voleva essere l'unica donna per la quale l'intera macchina amministrativa doveva ruotare”. E poi spiega, il sindaco: la revoca delle deleghe al consigliere Marino, si è resa necessaria “dopo l’accusa (falsa) nei confronti del sindaco e degli altri consiglieri, con addirittura la sottoscrizione di un documento allegato nel consiglio comunale del 21 settembre, da parte di Serra e della stessa Marino, dove accusavano di gravi irregolarità la maggioranza nell’iter di approvazione del Bilancio di previsione e contestualmente chiedevano l’invalidità della delibera stessa con conseguente decadimento del consiglio comunale. Di fronte a tutto questo quale sindaco non avrebbe revocato le deleghe al consigliere in questione? A voi cari cittadini la risposta”.



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