Grisolia, edifici in abbandono: il sindaco invita i proprietari ad intervenire
Per evitare danni alla pubblica incolumità, l'invito del sindaco di Grisolia, Saverio Bellusci, ai cittadini per effettuare gli interventi
GRISOLIA – 7 mag. 21 - Problemi per edifici lasciati in stato di abbandono sul territorio del Comune di Grisolia. Il sindaco, Saverio Bellusci, ha diffidato i cittadini interessati ad adempiere ai necessari interventi manutentivi per evitare danni alla pubblica incolumità. Una comunicazione e diffida a carattere generale, che ha l'obiettivo di informare la cittadinanza che: “corre l’obbligo – si legge - per i proprietari degli immobili pericolanti, di intervenire con urgenza, senza necessariamente attendere diffide ed ordinanze da parte del Comune; tali ordinanze, infatti, comportano, in caso di inottemperanza ed inadempienza, anche sanzioni penali”. Nella nota, il sindaco Saverio Bellusci fa sapere: “Che pervengono continuamente segnalazioni da parte di privati cittadini sulla presenza, nel territorio di Grisolia, ed in particolare nel centro storico, di case abbandonate e fatiscenti; tali segnalazioni sono state confermate da una ricognizione di massima, effettuata da parte dei competenti uffici comunali”.
E’ attualmente in corso, da parte del Comune, un monitoraggio dettagliato dei manufatti nel centro storico, al fine di redigere un censimento degli stabili che provocano pericolo. L'amministrazione si dice pronta a diffidare successivamente i proprietari o possessori degli immobili, a rischio, ad intervenire con somma urgenza. “I fabbricati in questione – si legge - se non messi in sicurezza, sono potenzialmente pericolosi per la pubblica incolumità, inoltre, essendo sovente disabitati ed in stato di abbandono, diventano facile ricovero per ratti, cani randagi, ed altri animali portatori di insetti parassiti ed altre malattie infettive pericolose per la salute umana. I possessori degli edifici sono responsabili del mancato intervento e messa in sicurezza e che, in caso di danni a persone o cose, sono punibili penalmente e civilmente”.