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Crolli nel centro storico di Belvedere: sopralluogo dei tecnici Prociv

Il sopralluogo effettuato conferma la tesi dell'amministrazione comunale sulla situazione di pericolosità



BELVEDERE – 7 gen. 23 - I crolli avvenuti nel centro storico di Belvedere marittimo, che hanno anche generato il dibattito in consiglio comunale, sono stati oggetto di un ulteriore sopralluogo effettuato alla presenza della protezione civile. Come è noto, c'è anche un'ordinanza di sgombero che riguarda alcune famiglie che abitano nei fabbricati più a rischio. Sul posto, nel centro storico di Belvedere Marittimo, i dirigenti tecnici della protezione civile che hanno effettuato una ricognizione in via Cecco Pisani, via Luca D'Oleastro e via Vico Stella. Ora si attende che i proprietari degli stabili interessati dall'evento presentino il progetto di messa in sicurezza e ripristino degli stessi sotto il controllo degli uffici comunali. Il sindaco Vincenzo Cascini, nell'ordinanza ha diffidato i proprietari degli immobili ad adempiere con i necessari interventi manutentivi per ripristinare le condizioni di sicurezza ed evitare danni alla pubblica incolumità. La zona è stata interessata da alcuni crolli.



Il sindaco Cascini, il 21 dicembre, ha emesso l'ordinanza. Mentre, lo scorso 27 dicembre, il primo cittadino di Belvedere aveva richiesto l’intervento della Protezione civile a seguito del sopralluogo dei vigili del fuoco e dei dirigenti dell’ufficio tecnico comunale. Da parte dei tecnici della protezione civile la presa d’atto per la condivisione della decisione di sgombero ordinata dall’amministrazione, decisione presa a titolo di incolumità dei residenti e della popolazione.

C'è anche una precedente ordinanza. In quella occasione, a seguito di segnalazioni da parte dei cittadini e del continuo verificarsi di crolli di parte dei setti murari e del manto di copertura relativi ai fabbricati prospicienti alla strada pubblica, erano stati diffidati i proprietari degli immobili interessati ad intervenire per mettere in sicurezza e garantire la pubblica incolumità. Successivamente, il 30 settembre, erano stati convocati i proprietari degli immobili. L'obiettivo era di ottenere notizie sullo stato degli interventi di messa in sicurezza cosi come previsto nell'ordinanza. “A tutt’oggi – si legge nell'attuale ordinanza - non è stata ricevuta nessuna documentazione completa attestante gli interventi da eseguire sugli immobili nel complesso”.



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