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Crisi al comune: "Cetraro in azione" fa l'analisi della situazione politica

Crisi a Cetraro, il gruppo di "Cetraro in Azione” fa l'analisi politica e critica il sindaco Cennamo per aver proseguito a lungo con una maggioranza ridotta al lumicino


Crisi a Cetraro, il gruppo di "Cetraro in Azione” fa l'analisi politica e critica il sindaco Cennamo per aver proseguito a lungo con una maggioranza ridotta al lumicino
Una seduta del consiglio comunale

Cetraro, 21 dicembre 2024 - La politica commenta la conclusione dell'esperienza amministrativa della maggioranza del sindaco Cennamo: sulla crisi interviene con una dura nota Cetraro in Azione. “Nelle analisi che si fanno sulle cause che hanno prodotto la fine anticipata della consiliatura, non viene mai menzionato un elemento importante, e cioè, che della maggioranza che aveva vinto le elezioni, portando in consiglio comunale 12 consiglieri su 17, solo un manipolo di questi, per l'esattezza 6, tra l'altro quasi tutti comodamente seduti in Giunta, continuavano a non accorgersi che erano minoranza in consiglio ma, soprattutto, nella città”. E' il commento di “Cetraro in Azione”, uno dei gruppi protagonisti della fine anticipata della consiliatura del sindaco Ermanno Cennamo. Come è ormai noto, il consiglio comunale di giovedì ha avuto quale epilogo la conclusione dell'esperienza amministrativa perchè nove consiglieri hanno apposto di proprio pugno la firma sul documento delle dimissioni, generando di fatto l'avvio del commissariamento dell'ente fino a nuove elezioni, che potrebbero svolgersi in primavera.


Cennamo amareggiato

Come abbiamo riportato, il sindaco Cennamo aveva diffuso un primo commento a caldo sui social. Amareggiato ha sostenuto che non era il momento di lasciare il comune in mano ad una gestione commissariale e comunque si è riservato ulteriori analisi politiche nei primi giorni del prossimo anno. «Le analisi e i bilanci di questi quattro anni – ha dichiarato l'ex sindaco Cennamo - li farò nell'anno nuovo e con questo mi permetto di salutare e ringraziare gli amministratori che mi hanno seguito in questi 4 anni, consiglieri comunali che mi sono stati vicino fino ad ora e quindi li ringrazio per il loro impegno, per la loro responsabilità, perché non essendoci il sindaco della città presente per quasi un anno è stato difficile; però credo che ognuno con la sua responsabilità, la sua professionalità ha portato avanti le tante attività amministrative. Ringrazio la comunità di Cetraro. Vedremo chi si è preso la responsabilità in questo momento difficile di far venire il commissario a Cetraro; faremo una campagna elettorale per cercare di creare le condizioni affinché Cetraro possa avere una sua stabilità politica e amministrativa».


"Asserragliati nel palazzo"

Per il gruppo di Cetraro in Azione, invece la situazione è totalmente diversa: “Sovvertendo le più semplici regole della politica, i magnifici 6 – scrivono - stavano asserragliati nel Palazzo non già a risolvere i problemi dei cittadini, ma a ricercare la compiacenza di qualche consigliere, pratica perseguita fino all'ultimo consiglio comunale, che puntellasse un vetro ormai andato in frantumi allorquando la coalizione ?Cambiamo Cetraro? era implosa di fronte alle emergenze che la città viveva. Né le adesioni tardive a Forza Italia, fatte al 90' potevano salvare una scialuppa ormai in mare aperto e senza rotta. Tutto ciò avveniva nonostante la responsabilità e le aperture delle minoranze che chiedevano un atto di coraggio per un governo di salute pubblica fatto fallire a causa di resistenze a mollare le poltrone”.


Le dimissioni di Cesareo

Cetraro in Azione definisce un “atto coraggioso” quello delle dimissioni di luglio scorso del vice sindaco, Tommaso Cesareo, che aveva contribuito in maniera importante all'elezione del sindaco Cennamo. Le dimissioni di Cesareo vengono interpretate dalla minoranza come un tentativo di salvare la consiliatura perchè vi era in atto una “emorragia di consiglieri di maggioranza che man mano si collocavano all'opposizione arrivando addirittura ad un gruppo di 4”. Cetraro in Azione evidenzia la “ricerca spasmodica di singoli consiglieri che garantissero la prosecuzione della consiliatura proponendo di volta in volta prima il centrodestra, poi il centrosinistra, poi addirittura un monocolore di Forza Italia.


"Come il Titanic, la città colava a picco"

E mentre si tentava di salvare la propria poltrona, la città, come il Titanic – commentano - colava a picco in un mare di tristezza infinita fino a quando, giovedì sera, nell'ennesimo tentativo di rinviare la fine della consiliatura, 9 coraggiosi consiglieri comunali, di fronte all'abisso in cui è stato risucchiato il consiglio comunale e la città, hanno deciso, per decoro e dignità, disciplina e onore, di consentire l'approvazione delle variazioni di bilancio che altrimenti avrebbero bloccato l'attività dell'ente, e di chiudere un'esperienza che sarà ricordata come la peggiore della storia gloriosa della politica a Cetraro culminata con le dimissioni da capogruppo di maggioranza di Carmen Spaccarotella che, in aperto dissenso con i suoi colleghi, ha compiuto un atto politico coraggioso che fa da contraltare a ciò che siamo costretti a leggere nei commenti di ex amministratori che confondono la cattiveria con le ragioni alte della politica solo per un particolare risentimento rispetto alla fine anticipata”.


No ad analisi logorroiche

Cetraro in Azione fa sapere che "non si farà trascinare in analisi logorroiche su ciò che è accaduto perché i cittadini sono sfiniti; al contrario, sarà messa in campo un'azione politica senza pregiudiziali dalla quale emergano chiari e netti quali saranno gli atti e i provvedimenti che dovranno risollevare la città per una Nuova Primavera”.


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