Cetraro, intimidazione Came: arrivano le reazioni politiche
Cetraro, intimidazione Came: reazioni politiche e commenti sulla sicurezza della città. Intervengono "Cambiamo Cetraro” e "Cetraro Attiva"
CETRARO – 21 giu. 23 - Reazioni politiche e commenti sulla sicurezza in città. Dopo l'intimidazione dei giorni scorsi si registrano nuovi interventi. Un polemico verso i gruppi di opposizione da “Cambiamo Cetraro” che ritiene “fuori luogo e di cattivo gusto l'ultima uscita delle forze di opposizione, che invece di fare fronte comune con la maggioranza per stigmatizzare il recente atto criminoso ai danni della Came, (leggi la notizia), non trovano niente di meglio da fare che strumentalizzare anche quest'ultimo crimine ed uscire sulla stampa per "bacchettare" la maggioranza, quando – scrivono da Cambiamo Cetraro - se mai ci fosse qualcuno da bacchettare, sarebbero proprio loro, che hanno portato il nostro comune al limite del default, con una gestione dei conti spregiudicata ed irresponsabile”.
CETRARO, INTIMIDAZIONE CAME: LE REAZIONI POLITICHE
Altro intervento diretto principalmente alla necessità di aumentare le presenze delle forze dell'ordine è quello di “Cetraro Attiva”.
Anche il gruppo di Cambiamo Cetraro, interviene sulla situazione della sicurezza e scrive: “Chiederemo a gran voce un intervento più incisivo, numericamente e qualitativamente, da parte delle forze dell'ordine e cercheremo di portare finalmente a soluzione l'annoso problema della caserma chiusa da oltre dieci anni. Cose che anche loro hanno cercato d'altronde di fare in occasione di vicende criminose avvenute all'epoca della loro gestione, dato che questo è nei poteri di una Amministrazione, oltre ad una condotta irreprensibile della gestione politica ed amministrativa; ma oggi lo dimenticano, chiedendo chissà cosa e mescolando tutto nel calderone dello stucchevole mantra della città allo sbando (secondo loro) invece di fare un onesto mea culpa‚ riconoscendo che una città in predissesto è costretta gioco forza a fare miracoli per affrontare le emergenze quotidiane. Certo, si può fare di più e proveremo a farlo nel lasso di consiliatura che rimane fino alle elezioni del 2025.
CETRARO LE REAZIONI: "E' IL MOMENTO DELL'UNITA'"
Questo deve essere però il momento della unità e della responsabilità lo dobbiamo a questi ed a tutti gli imprenditori che operano nella nostra cittadina, lo dobbiamo a Cetraro; lo diciamo forte e chiaro: la criminalità non passerà”. Da Cetraro Attiva ricordano: “Abbiamo partecipato ad un incontro voluto dal sindaco Ermanno Cennamo e dal presidente del consiglio comunale, Giovanni Rossi, a seguito dell’atto delittuoso perpetrato ai danni della Came, azienda di giovani imprenditori inseriti nel tessuto economico del nostro territorio che rivolge l’attenzione ad un contesto nazionale. Nell’occasione – si legge - abbiamo espresso tutta la nostra solidarietà agli imprenditori vittime di questo gesto che va condannato ed avversato mettendo in campo tutte le forze sane di questo nostro paese.
Al contempo, tuttavia, al di là delle analisi storiche, antropologiche e di intelligence (siano esse efficaci o meno), a noi corre il dovere di riportare alla realtà una situazione che questo paese vive da ormai troppi anni: la tutela della sicurezza pubblica parametrata all’astratto dato statistico del numero di atti delinquenziali commessi sul territorio comunale. Accade così che l’anemica presenza delle forze di Polizia, assenti a Cetraro da fin troppo tempo (non si scorge una macchina bianco- celeste da anni), la caserma dei carabinieri sottodimensionata rispetto al vasto territorio di competenza e l’ordinario controllo affidato ad un corpo di Polizia Municipale ridotto ai minimi termini ha consentito l’allocazione indisturbata di un ordigno alle 22.30.
CETRARO: LE REAZIONI POLITICHE, NECESSARIO UNO SPIRITO UNITARIO
Questa è la plastica fotografia, al di là delle analisi di metodologia investigativa e delle congetture storico etnografiche, del fenomeno ‘ndrangheta. Però, d’altro canto, se non c’è una presa di posizione civica e collettiva, se non occupiamo spazi ormai saturati dalla delinquenza, se le persone per bene non si riappropriano delle piazze non bastano 100 carabinieri a metro quadro per debellare un fenomeno così ramificato nel tessuto sociale cetrarese. Ed è proprio a quest’ultima parte - conclude “Cetraro attiva” - che la politica deve guardare con attenzione, ritrovando uno spirito unitario senza più falsi proclami e speculazioni teoretiche/politiche stimolando con attività culturali, sociali e ricreative l’interesse a presenziare gli spazi sociali comuni”.