Carenza idrica a Paola: il Comune avvia studi per nuove sorgenti nel sottosuolo
- miocomune.tv

- 1 giorno fa
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Carenza idrica a Paola, affidati studi specialistici per rafforzare l’approvvigionamento idropotabile, nuove sorgenti dal sottosuolo
17 dicembre 2025
Carenza idrica a Paola: il Comune punta sulle sorgenti sotterranee.
La soluzione alla cronica carenza idrica che da anni interessa il comune di Paola potrebbe arrivare dal sottosuolo. L’amministrazione comunale ha infatti avviato un percorso tecnico e amministrativo finalizzato alla ricerca e alla captazione di nuove sorgenti presenti sul territorio comunale.
Negli ultimi anni, la carenza d’acqua ha generato disagi significativi per cittadini e attività, in particolare durante i mesi estivi, quando l’utilizzo della risorsa idrica diventa essenziale per la vita quotidiana e per il tessuto economico locale.
Affidamento diretto per studi tecnici da 24mila euro
Lo scorso 11 dicembre, il settore tecnico del Comune ha formalmente avviato la procedura di affidamento diretto per l’esecuzione di studi specialistici propedeutici alla redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica relativo agli interventi di captazione delle sorgenti.
Il provvedimento, firmato dal responsabile del settore tecnico, ingegnere Fabio Pavone, riguarda un servizio dal valore complessivo di 24mila euro, che sarà affidato attraverso piattaforma telematica.
Carenza idrica a Paola e programmazione degli interventi strutturali
Alla base della determina vi è una scelta di programmazione già annunciata dall’amministrazione comunale: puntare su interventi strutturali e duraturi per rafforzare il sistema di approvvigionamento idropotabile.
L’obiettivo è garantire la continuità del servizio, anche in presenza di eventi critici come periodi di siccità prolungata, guasti alla rete o riduzioni temporanee delle fonti idriche attualmente disponibili.
Risorse idriche strategiche nel territorio comunale
Come evidenziato negli atti, il territorio di Paola presenta una disponibilità di risorse idriche sorgive che, se adeguatamente studiate e regimentate, possono rappresentare una riserva strategica fondamentale.
Una gestione più efficiente di queste risorse consentirebbe al Comune di aumentare la propria autonomia idrica e migliorare la resilienza complessiva del sistema, riducendo il rischio di emergenze future.
Studi idrogeologici e ambientali indispensabili
Prima di qualsiasi intervento operativo, è necessaria una fase di analisi approfondita. La progettazione dei sistemi di captazione richiede infatti studi di natura idrogeologica, idraulica, geologica e ambientale, indispensabili per valutare quantità e qualità della risorsa, sicurezza delle opere e sostenibilità degli interventi.
Si tratta di prestazioni altamente specialistiche che, come precisato nella determina, non rientrano nelle competenze ordinarie del personale tecnico interno, rendendo necessario il ricorso a professionalità esterne qualificate.
Legalità e rispetto del protocollo antimafia
Un passaggio rilevante del provvedimento riguarda il rispetto del Protocollo di intesa per la legalità, sottoscritto tra il Comune di Paola e la Prefettura di Cosenza nel marzo 2024.
Nel disciplinare d’incarico saranno inserite clausole stringenti, tra cui l’obbligo di denuncia di eventuali pressioni illecite, il divieto di subappalti non autorizzati e la risoluzione automatica del contratto in caso di interdittive antimafia o gravi violazioni normative.
Carenza idrica a Paola: le basi per futuri finanziamenti
Con questo atto, il Comune non realizza ancora opere materiali, ma pone le basi tecniche e amministrative per futuri investimenti nel settore idrico.
La redazione del piano di fattibilità rappresenterà un passaggio obbligato anche per l’accesso a finanziamenti regionali, nazionali ed europei, aprendo la strada a interventi che potrebbero incidere in modo significativo sulla qualità e sulla sicurezza del servizio idropotabile cittadino.
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