Bovini vaganti a Verbicaro: all'associazione animalista non piace la soluzione del sindaco
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Bovini vaganti a Verbicaro: all'associazione animalista non piace la soluzione del sindaco

Aggiornamento: 12 apr

Bovini vaganti, la Lndc Animal Protection sfida l'ordinanza del sindaco di Verbicaro Silvestri: "Cercare soluzioni alternative alla morte degli animali"


Bovini vaganti, la Lndc Animal Protection sfida l'ordinanza del sindaco di Verbicaro Silvestri: "Cercare soluzioni alternative alla morte degli animali"

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Verbicaro, 10 aprile 2024 - La piccola comunità di Verbicaro si ritrova al centro di una disputa tra il sindaco Francesco Silvestri e l'associazione animalista Lndc Animal Protection riguardo al destino dei bovini vaganti che popolano il territorio cittadino e che secondo l'ordinanza del sindaco rappresentano un pericolo. Mentre il sindaco ha emesso un'ordinanza per l'eliminazione degli animali, l'associazione si oppone strenuamente a questa decisione, invocando la ricerca di alternative più umane.


L'origine della controversia risiede nella presunta pericolosità dei bovini vaganti, che il sindaco Silvestri ha definito come una minaccia per l'incolumità pubblica. Tuttavia, la Lndc Animal Protection ha sollevato dubbi sulla validità di questa valutazione e ha invitato il Sindaco a esplorare altre opzioni per gestire la presenza degli animali sul territorio.

In una lettera indirizzata al Sindaco, la presidente della Lndc Animal Protection, Piera Rosati, ha ribadito la necessità di evitare che siano gli animali a pagare con la vita per gli errori dell'uomo. Secondo l'associazione, l'abbattimento dei bovini rappresenterebbe una sentenza di morte senza appello, ignorando la possibilità di adottare misure alternative per limitare eventuali rischi sanitari.


La questione dei bovini vaganti a Verbicaro non è nuova, come sottolinea la Lndc. La presenza di questi animali sul territorio è nota da anni, ma sembra che fino ad oggi non siano state intraprese azioni efficaci per gestire la situazione. Ciò ha portato alla proliferazione della popolazione bovina, stimata tra i 50 e gli 80 individui, e alla crescente preoccupazione delle autorità locali riguardo al loro impatto sulla sicurezza pubblica e alla mancanza di controlli sanitari.

Nonostante le divergenze tra il Sindaco e l'associazione animalista, la questione rimane aperta e la ricerca di una soluzione che concili le esigenze della comunità con il rispetto per la vita animale si prospetta ancora come una sfida da affrontare. La Lndc Animal Protection continua a sollecitare il dialogo e la ricerca di alternative che possano garantire il benessere degli animali senza compromettere la sicurezza pubblica.


 

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La lettera della presidente nazionale Piera Rosati

Egregio Dott. Silvestri,

scrivo in qualità di Presidente di LNDC Animai Protection, una delle più antiche e importanti associazioni protezionistiche presenti in Italia, dal 1950 impegnata nella tutela della vita e del benessere degli animali di ogni specie, con circa 70 sedi locali e migliaia di soci, volontari e sostenitori in tutto il territorio nazionale.

Ho appreso con grande sconcerto della sua ordinanza mirata a uccidere i bovini vaganti sul territorio del Suo Comune. Dalle informazioni che ho raccolto, questi animali sono presenti da diversi anni e finora nulla sarebbe stato fatto per monitorare e tenere sotto controllo la situazione. Questo ha portato alla riproduzione incontrollata dei bovini che, stando a quanto leggo dalla suddetta ordinanza, oggi sarebbero stimati dai 50 agli 80 individui.

È inaccettabile che, come sempre, debbano essere gli animali a pagare con la vita per gli errori fatti dall'uomo così come è inaccettabile che gli interessi economici dei privati che avrebbero subito danni da questa situazione debbano venire prima del rispetto della vita altrui. Per quanto riguarda gli eventuali problemi di natura sanitaria, si potrebbero risolvere radunando gli animali in gruppi e sottoponendoli ad analisi ed eventuali profilassi vaccinali, se necessario. Invece, Lei ha preferito scegliere la strada più facile e più drastica che sinceramente rappresenta una sconfitta.

La invito pertanto a revocare l'ordinanza e valutare altri sistemi per affrontare una situazione la cui responsabilità non è certo degli animali, colpevoli solo di essere liberi, ma di una gestione negligente da aprte delle istituzioni in tutto questo tempo.

In attesa di un cortese riscontro e a disposizione per un ulteriore confronto sull'argomento, porgo distinti saluti.

LNDC Animai Protection

Presidente Nazionale

Piera Rosati



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