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Botulino a Diamante, indagini sul caso di sospetta intossicazione: sentito l’ambulante indagato

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    miocomune.tv
  • 9 ago
  • Tempo di lettura: 2 min

Il 33enne venditore ambulante di Diamante ha risposto alle domande della Procura nell'ambito dell'indagine sui casi di botulino. Ancora in corso le analisi e gli accertamenti sui decessi e sui ricoveri


Diamante Botulino, il mezzo posto sotto sequestro
Non convalidato il sequestro del mezzo

9 agosto 2025


DIAMANTE - Proseguono a Diamante le indagini sui casi di botulino, la sospetta intossicazione alimentare che ha scosso la comunità nelle ultime settimane. Nella giornata di ieri, il 33enne Giuseppe Santonocito, venditore ambulante coinvolto nell’inchiesta, è stato ascoltato dal pubblico ministero Maria Porcelli e dal procuratore Domenico Fiordalisi, alla presenza del suo avvocato difensore Francesco Liserre.




Contestazioni modificate e nuove ipotesi di reato

Rispetto alla prima fase dell’indagine, sono cambiate le contestazioni mosse dalla Procura. L’ambulante è attualmente indagato per tre ipotesi:

  • Reati colposi contro la salute pubblica

  • Lesioni personali colpose, in relazione ai pazienti ancora ricoverati

  • Omicidio colposo, eventualmente connesso ai due decessi già avvenuti per i quali si ipotizza un collegamento ai casi di botulino: quelli di Tamara D’Acunto di Diamante e Luigi Di Sarno di Napoli

Si tratta, va precisato, di ipotesi di reato ancora tutte da accertare. Durante l’interrogatorio, Santonocito avrebbe fornito ogni elemento utile, rispondendo puntualmente alle domande per chiarire la propria posizione.




Attesa per gli esiti delle analisi

Le indagini restano aperte e in attesa di riscontri oggettivi, tra cui:

  • Gli esami autoptici sui due deceduti

  • Le analisi sugli alimenti e sugli oggetti sequestrati

  • Eventuali ulteriori accertamenti richiesti dalla Procura di Paola

Parte del materiale è già in fase di valutazione presso l’Istituto Superiore di Sanità.


Botulino a Diamante indagini in corso




Sequestro del furgone ambulante

Lo scorso giovedì i Carabinieri di Diamante avevano apposto i sigilli a un furgone Iveco adibito alla vendita e somministrazione di cibi e bevande. Il sequestro, inizialmente non convalidato dal sostituto procuratore, è stato ritenuto comunque necessario come elemento pertinente alle indagini in corso.



Un’inchiesta ancora aperta

Il caso di Diamante rimane dunque ancora aperto. Solo gli esiti degli esami disposti potranno chiarire le cause della sospetta intossicazione alimentare e contribuire a stabilire eventuali responsabilità. La comunità attende con apprensione, mentre le autorità proseguono il lavoro per fare piena luce su una vicenda che ha già provocato lutti e preoccupazione.


Gli indagati

In riferimento alle denunce dei familiari delle persone decedute, l'attenzione della procura si sofferma anche su altri aspetti, quelli della eventuale regolarità e delle modalità della somministrazione di cure mediche.


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