top of page

Assoluzione per un uomo di Buonvicino accusato di indebita percezione del Reddito di cittadinanza

  • Immagine del redattore: miocomune.tv
    miocomune.tv
  • 18 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

Reddito di cittadinanza a Buonvicino, il Tribunale di Paola accoglie la linea difensiva dell’avvocato Italo Guagliano: “Mancava la prova della consapevolezza dell’imputato”


Tribunale di Paola, assoluzione per un cittadino di Buonvicino nel caso del Reddito di cittadinanza


18 ottobre 2025


È stata pronunciata un’assoluzione con formula piena per un cittadino di Buonvicino, C B, imputato per aver percepito indebitamente il Reddito di cittadinanza. L’uomo era accusato di non aver comunicato all’INPS il proprio rapporto di lavoro, ma il Tribunale di Paola ha ritenuto fondata la difesa dell’avvocato Italo Guagliano, che ha dimostrato l’assenza di dolo e la non sussistenza dell’obbligo diretto di segnalazione.





Il richiedente unico responsabile della comunicazione all’INPS

Secondo la ricostruzione difensiva, accolta integralmente dal giudice, “il canale legale e operativo della comunicazione è il richiedente, unico soggetto edotto degli obblighi al momento della domanda e per il quale si può presumere la conoscenza dell’obbligo di comunicazione”. In sostanza, la responsabilità di aggiornare l’INPS su eventuali variazioni lavorative non ricade automaticamente su tutti i membri del nucleo familiare, ma solo su chi ha formalmente richiesto il beneficio.


Nessuna prova della consapevolezza o del danno economico

La sentenza evidenzia inoltre come non vi fossero prove concrete che l’imputato fosse a conoscenza degli obblighi di comunicazione. Dalla documentazione processuale, infatti, non risultavano moduli firmati né altri elementi che potessero provare una sua consapevolezza.Anche sul piano economico, non è emersa alcuna evidenza che la mancata comunicazione avesse comportato una riduzione o revoca del sussidio.



Una decisione in linea con la giurisprudenza più recente

L’avvocato Guagliano ha commentato come la decisione del Tribunale di Paola si inserisca “in un percorso giurisprudenziale ormai consolidato, volto a superare l’automatismo della responsabilità penale in materia di benefici pubblici quando mancano la prova della consapevolezza effettiva dell’interessato e la rilevanza concreta dell’informazione”.


Possibile richiesta di restituzione delle somme sospese

Alla luce dell’assoluzione, il legale ha annunciato che verranno intraprese le iniziative necessarie “per ottenere il recupero delle somme che l’INPS aveva sospeso o non erogato all’assistito durante il procedimento penale”, come già accaduto in casi analoghi.


✅ segui le notizie sul canale whatsapp di miocomune ➡️



Miocomune accesso a whatsapp
  • Pagina Facebook miocomune
  • miocomune
  • Youtube miocomune
  • Instagram miocomune
telegram miocomune

contatto mail: miocomune@gmail.com

Iscriviti ai nostri canali per essere sempre informato
Clicca sulle icone, andrai direttamente ai nostri social

  • Pagina Facebook miocomune
  • miocomune
  • Youtube miocomune
  • Instagram miocomune
  • LinkedIn
Telegram miocomune.tv

Copyright © Miocomune. Tutti i diritti riservati. - quotidiano on line (Reg. inf. 01/2012, Trib. Paola)

Segnalazioni e info
contatto mail: miocomune@gmail.com
bottom of page