"Archimede": per Barbara Mele, cade una delle due ipotesi di reato
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"Archimede": per Barbara Mele, cade una delle due ipotesi di reato

Il tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto la tesi degli avvocati di fiducia, Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino. Resta in piedi "un'ipotesi residuale"


SAN NICOLA ARCELLA – 31 lug. 21 - Nessuna collusione, nessuna turbativa nella scelta del contraente tra il Sindaco e gli altri protagonisti del procedimento Archimede. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha ritenuto insussistente, nel merito, una delle due ipotesi di reato al momento contestate al sindaco Mele con l’ordinanza notificata lo scorso 20 luglio. E' quanto fanno sapere gli avvocati di fiducia del sindaco di San Nicola Arcella, Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino.



“Un primo importante risultato nella direzione dell’accertamento della legittimità dell’operato della nostra assistita – scrivono Adamo e Cozzolino - è stato raggiunto davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro, il quale, in accoglimento delle nostre tesi difensive, ha ritenuto insussistente, nel merito, una delle due ipotesi di reato al momento contestate al sindaco Mele con l’ordinanza notificata lo scorso 20 luglio. Nessuna collusione, nessuna turbativa nella scelta del contraente tra il Sindaco e gli altri protagonisti del procedimento Archimede. E’ stata riconosciuta la legittimità delle modalità di scelta della ditta alla quale furono affidati i lavori di sistemazione dell’impianto idrico del Comune di San Nicola Arcella nell’ottobre del 2019.



Resta da chiarire una residua ipotesi relativa ad una delibera di giunta circa l'esatta data di inizio del predetti lavori.

Un’ipotesi appunto residuale verso la quale concentreremo i nostri prossimi sforzi per ottenere, in tempi altrettanto rapidi, un giudizio favorevole anche su quest’ultimo aspetto.

Nelle prossime settimane – concludono gli avvocati Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino - atteso il risultato ottenuto davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro, avanzeremo richiesta al GIP presso il Tribunale di Paola per la revoca della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g., al momento ulteriormente ridotta a soli due giorni la settimana”.



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