"Archimede" e "Amici in comune": invocate le dimissioni dei sindaci
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"Archimede" e "Amici in comune": invocate le dimissioni dei sindaci

Praia a Mare e San Nicola Arcella, l'alleanza delle associazioni e i comitati invocano le dimissioni dei sindaci coinvolti nelle operazioni "Archimede" e "Amici in comune"

PRAIA A MARE – 29 lug. 21 Per i componenti dell'alleanza delle associazioni e comitati, i sindaci coinvolti nelle operazioni “Amici in comune” della Guardia di finanza e “Archimede” dei carabinieri della compagnia di Scalea dovrebbero dimettersi. Va, però, sottolineato che entrambe le attività di indagini sono ancora alle fasi preliminari e quindi devono compiere ancora l'iter. Gli ambientalisti sono duri nei commenti e spiegano, perchè, dal loro punto di vista politico, gli amministratori che, in qualche modo, sono rimasti coinvolti e, comunque, compaiono nelle attività di indagine, dovrebbero farsi da parte e rassegnare le dimissioni. “I comportamenti di singoli – si legge nel documento diffuso dall'alleanza delle associazioni - offendono le comunità locali e sta venendo sempre meno il rapporto di fiducia tra elettori ed istituzioni democratiche. E’apparsa senza freni la fame di potere e così smisurata la povertà di spirito di servizio.



Questa terra di Calabria – si legge - ha invece un disperato bisogno di rappresentanti del popolo integri, onesti, ispirati da un forte senso del dovere, dello Stato, capaci di lavorare per gli altri senza nulla in cambio. Oggi più che mai, ora che va gestita una difficile transizione e trasformazione ecologica in cui credere ed impegnarsi seriamente, le associazioni ambientaliste di fronte a questi spettacoli non possono restare a guardare. Nel mentre hanno dato il loro sostegno all’azione della Magistratura – scrivono ancora - nel mentre rispettano il dettato costituzionale della presunzione di innocenza fino alla conclusione dell’ultimo grado di giudizio, non possono però tacere il loro sconcerto nel vedere che sindaci, uno o più volte al giorno, hanno l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria per l’assolvimento delle misure cautelari a loro carico e nello stesso tempo si recano presso la sede comunale, dove dovrebbero svolgere le loro funzioni di amministratori.



Trovano incredibile che i sindaci coinvolti nelle indagini sono ancora al loro posto sapendo quali sono le accuse che vengono loro rivolte”. In conclusione, le sigle ambientaliste chiedono a chi amministra i due comuni dell'alto Tirreno di farsi da parte. Situazione che sembra non essere condivisa, invece, dalle rispettive parti politiche che, sin dal giorno successivo alle operazioni delle forze dell'ordine, hanno espresso solidarietà ai sindaci, “nel rispetto dell'attività della magistratura”. Insomma, il limite tra l'una e l'altra parte è davvero sottile e dipende da che lato si guarda. Le associazioni concludono: “Per sacrosante ed evidenti ragioni di opportunità politica – si legge - chiedono ai sindaci di San Nicola Arcella e Praia a Mare di farsi da parte, di dimettersi, di sgomberare il campo. Chi amministra la casa di tutti, e non la propria, non deve essere sfiorato dal benché minimo sospetto, queste sono le regole non scritte della morale. Si difendano dalle accuse e si stacchino da quelle poltrone su cui non hanno più ragione di sedere”.



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