White collar: in libertà Vincenzo Anania, decisione del tribunale del riesame
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White collar: in libertà Vincenzo Anania, decisione del tribunale del riesame

Aggiornamento: 13 ago 2020

Dopo l'operazione della Guardia di finanza si attenuano diverse misure per gli indagati

ALTRE decisioni del tribunale della libertà in riferimento all'inchiesta denominata White collar. In accoglimento della linea difensiva sostenuta dagli avvocati Tatiana Novello e Daniele Torchiaro, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha disposto l'immediata liberazione del commercialista Vincenzo Anania. I legali evidenziano che la posizione di Anania, “assolutamente estraneo ai fatti rappresentati e mai sospesosi dall’ordine professionale, è caratterizzata dalla totale carenza di gravi indizi di colpevolezza come emerge dall’esiguo materiale indiziario che lo riguarda”.

I difensori rimarcano ancora: “la inaccettabilità della vergognosa gogna mediatica patita dal professionista, aggravata dalla mancata reale conoscenza dell’insussistente quadro indiziario, oltre che la ingiustificabile fuga di notizie avvenuta quando gli atti erano ancora secretati. Resta inspiegabile l’applicazione della misura coercitiva custodiale inflitta, ed oggi venuta meno, alla luce dell’attività investigativa che sin da subito ha inequivocabilmente evidenziato una rilevante carenza indiziaria”. Intanto si apprende che le posizioni dell’avvocato Cardile e dell’impiegato pubblico Zangaro saranno vagliate dai giudici del Tribunale di Salerno.


Tale situazione si prospetta in quanto l'avvocato Carlo Cardile, 50 anni, è anche giudice onorario al Tribunale di Crotone. Si prospetta, quindi, un conflitto dovuto al fatto che il tribunale di Crotone appartiene al distretto della Corte d’Appello di Catanzaro. Il giudice per le indagini preliminari di Castrovillari Carmen Ciarcia, si è dichiarata incompetente ed ha quindi trasmesso gli atti all'ufficio del giudice per le indagini preliminari di Salerno. L'incompetenza si ripeterebbe anche per Giuseppe Andrea Zangaro, ritenuto il principale indagato dell'inchiesta “White collar”, in servizio all’ufficio del Giudice di pace di Corigliano, difeso dagli avvocati Maurizio Minnicelli e Francesco Paolo Oranges. La situazione si prospetta per quattro capi d’imputazione che riguardano sia Carlo Cardile che Zangaro. Capi che dovrebbero passare al vaglio degli stessi giudici salernitani. C'è da aggiungere che Giuseppe Andrea Zangaro è attualmente agli arresti domiciliari. E' stato infatti il Tribunale del Riesame di Catanzaro ad annullare la custodia carceraria sostituendola con gli arresti domiciliari. Anche per Carlo Cardile sia il Gip salernitano che il tribunale della libertà di Catanzaro hanno disposto la misura meno restrittiva degli arresti domiciliari.


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