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Vibo Valentia, sequestro al porto di un deposito di prodotti petroliferi

La Guardia costiera di Vibo Valentia Marina ha proceduto al sequestro di un deposito di prodotti peroliferi nell'area del porto per una superficie di 26mila metri quadrati


La Guardia costiera di Vibo Valentia Marina ha proceduto al sequestro di un deposito di prodotti peroliferi nell'area del porto per una superficie di 26mila metri quadrati


Vibo Valentia, 6 dicembre 2024 – La guardia costiera di Vibo Valentia Marina ha proceduto al sequestro di un deposito costiero di prodotti petroliferi nell'area del porto, per una superficie totale di circa 26.700 metri quadrati. L'attività è del personale del nucleo operativo di polizia ambientale della Capitaneria di porto guardia costiera di Vibo Valentia, nell’ambito di un’articolata attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica.

Le violazioni contestate

Alla società che si occupa prevalentemente di stoccaggio e movimentazione di prodotti petroliferi liquidi finiti, è stata contestata la violazione della norma in materia, avrebbe immesso uno scarico di acque reflue industriali in condotta fognaria, superando i valori limite fissati dal Testo Unico Ambientale per taluni parametri, tra cui azoto nitroso, tensioattivi totali, ferro ed idrocarburi totali.

Secondo quanto è emerso la società avrebbe esercitato la propria attività produttiva sprovvista dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

La Guardia costiera ha effettuato anche un monitoraggio sulla qualità dell’aria con l’ausilio tecnico dell’Arpacal del dipartimento di Vibo Valentia. Al termine sono stati constatati valori anomali di benzene in atmosfera. Tale risultato viene ritenuto un potenziale pericolo per la salute dei lavoratori del sito produttivo.

I controlli sull'impatto ambientale

Infine, considerata la capienza totale dei serbatoi adibiti allo stoccaggio di prodotto petrolifero, è stato verificato che lo stabilimento avrebbe esercitato l’attività d’impresa in assenza delle preliminari verifiche di assoggettabilità dei progetti degli impianti alla valutazione di impatto ambientale dell’autorità competente. Per tale violazione è stato elevato dai militari della Guardia Costiera un verbale di accertamento la cui irrogazione della sanzione amministrativa (che può variare da 35.000 (trentacinquemila) sino a 100.000 (centomila euro) è di competenza della Regione Calabria, ai sensi del Testo Unico Ambientale.

Le attività di indagine della Capitaneria di porto proseguiranno, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia e di concerto con Arpacal e Asp di Vibo Valentia, al fine di accertare e reprimere ulteriori eventuali violazioni sulla normativa ambientale e relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro.


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