Verbicaro, una panchina rossa davanti alla scuola, contro la violenza di genere
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Verbicaro, una panchina rossa davanti alla scuola, contro la violenza di genere

Davanti alla scuola di via Molinelli a Verbicaro, una panchina rossa contro la violenza di genere


Davanti alla scuola di via Molinelli a Verbicaro, una panchina rossa contro la violenza di genere

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Verbicaro, 25 marzo 2024 - Gli alunni dell’istituto Paolo Borsellino di Santa Maria del Cedro hanno dato vita a un'iniziativa per contrastare la violenza di genere, inaugurando una panchina rossa nel cortile d'ingresso della scuola di Verbicaro di via Molinelli. Il gesto simbolico è un omaggio alla memoria della docente Ilaria Sollazzo, tragicamente uccisa il 2 ottobre 2022 dall'ex compagno, a soli 31 anni.

L'evento, moderato dalla docente Maria Gabriella Caria, per l'istituto diretto da Patrizia Granato, ha coinvolto una delegazione di alunni anche dal plesso Pantano di Verbicaro.


Alla manifestazione hanno partecipato il sindaco, Francesco Silvestri, insieme alle associazioni locali Prosit e pro loco, e le sorelle Sollazzo, Maria Pia e Giovanna.

Gli studenti hanno espresso il loro messaggio di libertà attraverso varie attività, tra le quali: riflessioni sul tema della violenza di genere, la creazione di sagome di scarpe rosse, cartelloni e striscioni. L'obiettivo è stato quello di sensibilizzare sulla grave questione della violenza contro le donne e di promuovere un futuro in cui le donne possano essere libere di essere se stesse in ogni ambito della vita. Durante l'evento, le sorelle Sollazzo hanno condiviso aneddoti sulla vita di Ilaria e ribadito il messaggio che "l'amore non uccide", sottolineando l'importanza di educare alla prevenzione e alla consapevolezza.


Davanti alla scuola di via Molinelli a Verbicaro, una panchina rossa contro la violenza di genere

L'iniziativa si inserisce nel percorso dell'Istituto Borsellino verso il raggiungimento della parità di genere, in linea con l'obiettivo dell'Onu, e testimonia l'impegno della scuola nel affrontare i problemi sociali.

Non sono mancati innovativi lavori laboratoriali sulla emergenza emotiva, guidati dalla docente Emilia Mezzatesta. Un forte valore simbolico, con la speranza che in futuro in cui la donna possa essere libera di essere libera, libera di studiare, libera di amare, libera di esprimersi.

Il ricordo di Ilaria Sollazzo continua a essere un monito contro la violenza di genere e un invito alla riflessione sulla necessità di costruire una società più giusta e rispettosa dei diritti di tutti.


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