Tributi, il consorzio di bonifica "Valle Lao" replica a Federconsumatori
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Tributi, il consorzio di bonifica "Valle Lao" replica a Federconsumatori

Aggiornamento: 10 feb 2022

"Il centro di costo è determinato dalla pulizia e manutenzione che il Consorzio effettua dei canali di bonifica presenti nelle aree dove insistono i fabbricati”



SCALEA – 8 feb. 22 - Il consorzio di Bonifica ex Valle Lao replica alle affermazioni della presidente di FederConsumatori Calabria, Mimma Iannello. La questione è sorta in merito ad un tributo inviato dall'ente consortile a numerosi cittadini. Federconsumatori, fra l'altro, ha chiesto l'accesso agli atti.

Secondo i vertici del consorzio: “le affermazioni appaiono volutamente strumentali e denotano una voluta disinformazione. Definire vetusti i piani di classifica che sono peraltro alla loro prima applicazione, approvati dal Consiglio Regionale nel maggio del 2017 e pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione senza opposizione, è una affermazione priva di fondamento e denota un populismo di bassa lega anche se questo appare uno sport oggi molto in voga.


Lo stesso – si legge nella lunga nota del consorzio - è definire anacronistica la normativa novellata a maggio del 2017 sulla scorta dell’intesa Stato-Regioni. Lo stesso è ancora confondere, non si sa se volutamente, il tributo come il corrispettivo di un servizio prestato dal Consorzio, nel mentre la corte Costituzionale con recente pronunciamento ha sancito non esserci alcun rapporto sinallagmatico fra il tributo e i servizi resi essendo il tributo, secondo il pronunciamento della Corte costituzionale, legato esclusivamente al beneficio di conservazione o al beneficio di incremento di valore individuati dal piano di classifica”. Il tributo in questione, secondo quanto spiegano dal consorzio, deriva dal centro di costo della manutenzione ordinaria delle opere e degli impianti consortili moltiplicato per gli indici definiti dai piani di classifica a seconda che il beneficio sia idraulico, irriguo o di presidio idrogeologico. “In pratica – spiegano - il piano di classifica, nell’ambito del perimetro di contribuenza di ciascuna opera, ha una funzione similare alle quote millesimali di un condominio. Nel caso dell’extra agricolo, cui fa riferimento l’articolo, il centro di costo è determinato dalla pulizia e manutenzione che il Consorzio effettua dei canali di bonifica presenti nelle aree dove insistono i fabbricati, che peraltro sono stati costruiti successivamente alla rete di colo realizzata dal Consorzio, che dunque traggono dai canali consortili un beneficio di conservazione. Senza la presenza delle opere consortili che smaltiscono a mare le acque meteoriche delle pendici forse non si sarebbero potuti realizzare i fabbricati in sicurezza”. La nota conclude: “Onestà intellettuale avrebbe voluto che si facessero affermazioni più ponderate e documentate, oseremmo dire di alto profilo”.



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