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Tributi consorzio: occorre intervenire con regole precise

Tributi consorzio: occorre intervenire con regole precise evitando ai cittadini il ricorso alla commissione tributaria


Tributi consorzio: occorre intervenire con regole precise evitando ai cittadini il ricorso alla commissione tributaria

SCALEA – 12 gen. 24 - L'invio di nuove richieste di pagamenti di tributi da parte del consorzio di bonifica, noto come Valle Lao, ha generato le proteste di tanti cittadini. Un tributo che viene definito iniquo in quanto i cittadini pagherebbero già i tributi comunali volti alla gestione del territorio. Come è noto, il consigliere di minoranza, Angelo Paravati, si è fatto portavoce di queste lagnanze, consultando ufficialmente la consigliera regionale Pasqualina Straface, che si è occupata più volte della questione. Per la rappresentante regionale il “tributo non è dovuto”. Ma la sua dichiarazione non ha smosso le perplessità dei cittadini in quanto, la stessa Straface ha invitato a ricorrere alla commissione tributaria. Pratica che ovviamente il “cittadino comune” non può svolgere autonomamente. Insomma, la situazione si complica per una cifra tutto sommato bassa, anche se ritenuta ingiusta. Chi non ha pagato, ha ricevuto richieste ufficiali di pagamento con raccomandate da parte della società Area che, in alcuni casi, sono arrivate anche all'eventuale “fermo amministrativo” di mezzi intestati ai cittadini.


Ora, i cittadini chiedono alla “politica” di interessarsi alla questione cercando una via definitiva, un pronunciamento che possa bloccare gli invii delle richieste di pagamento.

Il consigliere di minoranza, Paravati, è tornato a scrivere alla consigliera regionale Straface, ringraziandola per la risposta immediata. Ma questa volta ha voluto inviare anche una “riflessione” all'affermazione della stessa Straface che scriveva: “Sono a conoscenza del fatto che stanno continuando ad arrivare delle richieste, in questi casi bisogna procedere attraverso il ricorso

che viene accolto dalla commissione tributaria”. Ed il consigliere Paravati ricorda che per ricorrere, bisogna versare un contributo unificato di importo spesso superiore a quello del tributo, pagare un legale ed attendere, poi, l'esito di un giudizio non breve, con il pericolo che il concessionario adotti, nel frattempo, misure coercitive. E tanto solo per l'anno di riferimento dell'atto impositivo.




Tributi consorzio: occorre intervenire con regole precise evitando ai cittadini il ricorso alla commissione tributaria

Paravati chiede a Straface: “se la finalità della legge è, come ritengo, effettivamente, quella di "alleggerire famiglie e contribuenti" perché non essere conseguenziali e, attesa l'istituzione del consorzio unico, non far sì che il commissario dia disposizione ai concessionari di non richiedere ai contribuenti le somme relative almeno all'annualità 2023? Questo sarebbe l'unico provvedimento che testimonierebbe 'l'impegno totale della governance Occhiuto nei confronti dei calabresi in un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo attraversando' e restituirebbe fiducia ai calabresi. Diversamente, nulla cambierebbe, quanto agli effetti pratici ed i cittadini saranno costretti a subire l'imposizione di un iniquo tributo o a difendersi da soli”. Una riflessione che potrebbe rendere partecipi anche il presidente Occhiuto e l'assessore Gallo.


L'INTERVENTO DI TORRANO



Tributi consorzio: occorre intervenire con regole precise evitando ai cittadini il ricorso alla commissione tributaria

SCALEA – Sulla vicenda dei tributi consortili, è intervenuto anche Giuseppe Torrano, promotore del comitato "No servizio, no contributo". Scrive Torrano, riferendosi all'intervento di Pasqualina Straface: “Ringrazio come cittadino, Straface per aver accolto le proteste delle comunità interessate e per aver concretizzato, con la sua proposta di variazione della legge regionale, approvata all'unanimità in consiglio regionale, ma non trovo risolutiva la sua risposta. Considerato che l'ente consortile continua, nell'invio ai cittadini di richieste di pagamento ingiustificate e che stanno producendo notevoli disagi, basta pensare ai fermi amministrativi delle auto subiti da molti cittadini con tutte le conseguenze dagli stessi prodotti; per ultimo, relativi agli anni 2022/2023, non può essere scaricato sui cittadini l'onere di opporsi alle stesse presentando ricorsi costosi in termini economici e non solo, ma secondo il mio umile pensiero deve essere lo stesso consiglio regionale calabrese a bloccare sul nascere questa ingiusta richiesta, in quanto lo stesso contributo è previsto e istituito da una legge regionale, e che gli stessi consorzi di bonifica sono enti subordinati alle regioni. La legge va fatta applicare, altrimenti a cosa serve”. Torrano ha seguito sin dalla prima ora la vicenda relativa “all'ingiusta richiesta da parte del consorzio di bonifica dei bacini del Tirreno cosentino con sede in Scalea del contributo 1H78 per gli immobili extragricoli, come promotore del comitato 'No servizio, no contributo'”.

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