Tributi a raffica dal consorzio di Scalea. Federconsumatori scrive al presidente
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Tributi a raffica dal consorzio di Scalea. Federconsumatori scrive al presidente

Aggiornamento: 9 mar 2022

L'ente di bonifica invia nuove richieste di tributi. Federconsumatori scrive una lettera aperta chiedendo di rivedere le tempistiche



SCALEA – 3 mar. 22 - Tributi “a raffica” dal consorzio di bonifica dei bacini del Tirreno che ha sede a Scalea in via Fiume Lao. La presidenza di Federconsumatori, con Mimma Iannello, con una lettera aperta chiede di limitare la pressione che l'ente di bonifica sta esercitando da alcuni mesi sulle famiglie del territorio di riferimento. Una situazione che genera diffuso malessere fra i cittadini, visto che, fra l'altro, in molti non hanno chiara a finalità del tributo versato. Federconsumatori chiede al presidente del Consorzio, “fermo restando le prerogative dell’Ente e quelle di tutela di ogni singolo contribuente, di deliberare nell’immediato la sospensione del pagamento dei tributi per gli anni 2018-2019 definendo anche opzioni lunghe di rateizzazioni che consentano ai contribuenti beneficiari effettivi di servizi consortili, di poter affrontare i costi con maggiore sopportabilità”.


E' una questione che riveste un carattere sociale importante, visto che le famiglie in questo particolare periodo, sono sotto pressione per tanti motivi. Secondo Federconsumatori: “Serve una moratoria. Non si possono pagare 4 annualità nello spazio di 2 mesi. Il Consorzio di Bonifica Valle Lao in queste settimane risulta preso da una frenetica attività che sembra celare lunghi anni di inerzia. Da fine dicembre 2021 a fine febbraio 2022 sono stati emessi migliaia di avvisi di pagamento di contributi consortili prima per gli anni 2016 e 2017 (Cod. 1H78) ora per gli anni 2018 e 2019 (Cod. 1H78 e 0648). Atteso che famiglie e imprese sono devastate dal caro vita e dal caro bollette tanto che le stesse associazioni dei consumatori si stanno battendo da mesi per alleviare i maggiori costi derivanti dall’aumento delle materie prime energetiche che a cascata stanno generando una spirale inflazionistica che soffoca i bilanci familiari e la tenuta del tessuto produttivo – si legge nella nota - sembra che al Consorzio di Bonifica sfugga lo scenario sociale in cui agisce la propria azione amministrativa.


Le modalità di emissione degli avvisi di pagamento per tramite Area srl Società Unipersonale di Mondovì, sganciati dall’annualità corrente, appaiono vessatorie e tese a regolare esigenze contabili senza la valutazione dell’impatto sociale su una base di contribuenti che fatica alla sopravvivenza ed a superare ogni effetto della pandemia”. Federconsumatori è impegnata a promuovere un confronto a più livelli perché, nell’ambito di una riforma dei Consorzi, si giunga alla revisione regionale del sistema che regola l’imposizione consortile. Federconsumatori sta valutando anche gli atti trasmessi dal Consorzio per verificare la congruità dell’agire amministrativo alla richiesta del pagamento dei tributi emessi per gli anni 2016-2017 relativamente agli immobili extra agricoli L'associazione presieduta da Mimma Iannello è impegnata a consolidare ogni possibile interlocuzione locale e regionale, per rappresentare il disagio dei contribuenti “che da Nord a Sud della Calabria vivono l’imposizione consortile come atto ingiusto e iniquo in quanto nella maggior parte dei casi non hanno alcuna percezione dei vantaggi ricevuti dall’attività consortile”. Non sono escluse possibili azioni a tutela dei propri assistiti.



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