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Tortora, telefonia: il Tar dà ragione al comune, sospesa l'installazione di un ripetitore

Aggiornamento: 14 gen

Impianto di telefonia a Tortora, il Tar dà ragione al comune di Tortora, non ci sarebbe la piena disponibilità dell'area; sospesa l'installazione di un ripetitore


Impianto di telefonia a Tortora, il Tar dà ragione al comune di Tortora, non ci sarebbe la piena disponibilità dell'area; sospesa l'installazione di un ripetitore


TORTORA – 13 gen. 24 - Impianto di telefonia a Tortora, il Tar dà ragione al comune, non ci sarebbe la piena disponibilità dell'area; sospesa l'installazione del ripetitore, respinto il ricorso proposto dalla “Cellnex Italia” contro il comune di Tortora, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Pia Parise. La società chiedeva l’annullamento del provvedimento del 17 gennaio 2023 del Comune di Tortora che prevedeva il “Divieto di prosecuzione dell'attività per la realizzazione di una stazione radio base a servizio del gestore Wind Tre di proprietà Cellnex Italia” a Tortora Marina e di rimozione degli effetti prodotti dalla segnalazione certificata di inizio attività di stazione radio base. La ricorrente aveva presentato in data 20 dicembre 2021 al comune di Tortora una segnalazione certificata di inizio attività per la realizzazione di una stazione radio base.



Ritenendo carente la documentazione a corredo, gli uffici comunali avevano effettuato richieste istruttorie di integrazione documentale a gennaio e febbraio del 2022, con un sollecito del 28 marzo 2022, per la produzione del titolo negoziale comprovante la disponibilità dell’area dove doveva essere realizzata la struttura, produzione che risultava completata in data 26 aprile 2022. Di seguito, in data 7 novembre 2022 era stata sospesa la conferenza di servizi precedentemente avviata, in quanto l’area non risultava libera e disponibile, era in pratica già occupata da un terzo soggetto con un valido e tuttora efficace contratto di locazione. Il comune, il 17 gennaio 2023 aveva emesso il provvedimento con il quale disponeva il divieto di prosecuzione dell'attività finalizzata alla realizzazione della struttura e la rimozione di tutti gli effetti prodotti dalla “Scia”. La società telefonica aveva presentato un “tempestivo ricorso” con cui chiedeva l’annullamento, previa sospensione cautelare dell’efficacia dell'atto prodotto dal comune.



La ricorrente presentava anche istanza di tutela cautelare, lamentando di subire un danno non ristorabile per equivalente. La difesa del comune ha fatto, tra l'altro rilevare, che la ricorrente si proponeva di realizzare un intervento soggetto a permesso di costruire in zona vincolata, per emanare il quale occorre conseguire tutti i necessari pareri degli enti tutori, e poiché la soprintendenza aveva subordinato l’emanazione del proprio parere favorevole ad un adeguamento progettuale, la conferenza di servizi era stata sospesa nelle more del tempo necessario per la predisposizione del nuovo progetto e l’emanazione del parere, avvenuto in data 11 ottobre 2022. Inoltre, secondo il Comune il silenzio assenso non poteva ritenersi perfezionato per essere stati più volte interrotti i relativi termini, da ultimo in data 7 novembre 2022.



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