Tortora, 2 milioni fermi da 5 anni: progetto “Blanda” ancora al palo

La minoranza di Tortora chiede chiarezza sui ritardi nel progetto sul sito archeologico di Blanda: «Sfumano sviluppo e turismo»

Tortora (CS) 12 luglio 2025 – A distanza di quasi cinque anni dal finanziamento, il progetto Blanda, destinato a valorizzare il patrimonio storico-archeologico del comune di Tortora, è ancora fermo. A sollevare la questione, con un documento ufficiale, sono i consiglieri comunali di minoranza Anna Fondacaro, Filippo Matellicani, Pasquale Lamboglia e Raffaele Papa, che chiedono chiarezza sui ritardi legati all’intervento.

Il progetto, intitolato “Blanda tra enotri, lucani, romani e longobardi”, ha ricevuto un finanziamento di 2 milioni di euro nel maggio 2020, tramite decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBACT). L’obiettivo era quello di riqualificare il sito archeologico di Blanda, con ricadute culturali, turistiche ed economiche importanti per il territorio.

La cronologia degli atti parla chiaro. Dopo l’affidamento della progettazione esecutiva nel luglio 2022, il progetto è stato approvato in via definitiva a maggio 2024 (delibera n. 62) e in via esecutiva ad agosto 2024 (delibera n. 112). L’aggiudicazione dei lavori è avvenuta a settembre 2024, a favore dell’ATI formata da La Valle Costruzioni e Restauri S.r.l. e Pitagora S.r.l.. Da allora, però, nulla si è mosso.

«Sono passati quasi dieci mesi dall’aggiudicazione dei lavori – scrivono i consiglieri – e se si sommano anche i quattro anni precedenti, si arriva a una gestazione burocratica esasperante». La minoranza chiede «di conoscere le cause che stanno ritardando l’avvio del cantiere» e di indicare una data certa per l’inizio dei lavori.

Secondo gli esponenti d’opposizione, la mancata partenza dei lavori rischia di compromettere l’intera strategia di valorizzazione culturale del territorio. Ma c’è di più: il protrarsi dei tempi, oltre a danneggiare la reputazione dell’amministrazione comunale, potrebbe causare la perdita di fondi pubblici già stanziati e penalizzare lo sviluppo del turismo locale.

L’appello, rivolto al sindaco Antonio Iorio, al responsabile dell’area tecnica Domenico Fontana e al segretario comunale Antonio Marino, si inserisce in un clima crescente di richieste di trasparenza amministrativa, provenienti anche da cittadini e associazioni locali. Il timore condiviso è che si stia perdendo un’occasione strategica per il rilancio dell’identità culturale di Tortora e per attrarre visitatori, investimenti e lavoro.

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