Tortora: presunta truffa su polizza assicurativa: due assoluzioni
Aggiornamento: 21 gen 2022
Il tribunale ha accolto le tesi degli avvocati Luigi Bottino e Alessandro Brusco
PRAIA A MARE – 15 gen. 22 - Non c'è stata truffa ai danni dei rappresentanti legali di una ditta di ecologia con sede a Tortora. Il tribunale di Paola ha assolto i due indagati: G.M., 56 anni, di Tortora, assistito dall'avvocato Luigi Bottino del foro di Paola; e Andrea R.S., 53 anni di Abbiategrasso, in provincia di Milano, difeso dall'avvocato Alessandro Brusco. I due imputati rispondevano per fatti accaduti nell'aprile 2013. Accusati di truffa, in concorso tra loro, perchè, con “artifizi e raggiri, per il perfezionamento di una polizza assicurativa fideiussoria di durata decennale, avrebbero indotto in errore le due parti offese”, un 68enne di Praia a Mare e un 52enne di Tortora, legali rappresentanti della società.
Secondo l'accusa si sarebbero fatti consegnare in più riprese, in contanti, assegni circolari e bonifici, la complessiva somma di 6.267,40 euro “senza perfezionare la polizza, così conseguendo un ingiusto profitto, con corrispondente danno per la società”. La polizza fidejussoria, fra l'altro, era riferita ad un appalto con l'ente Provincia. Fondamentale si è rivelato il controesame condotto dagli avvocati difensori degli imputati, in particolare dell'avvocato Luigi Bottino, che nel corso del controesame ha fatto emergere come in realtà l'accusa fosse infondata. L'attività svolta da G.M., mediatore creditizio, in particolare, è stata ritenuta regolare. Dopo un particolareggiato controesame, effettuato dall'avvocato Bottino, nell'interesse di G.M. anche di fronte al funzionario che rappresentava la società finanziaria di Milano, è stato confermato come in realtà le operazioni svolte dallo stesso G.M. fossero state regolari, con l'emissione della fidejussione. La società a responsabilità limitata che si occupa di questioni ambientali, con un proprio impianto, era stata regolarmente autorizzata dalla Provincia di Cosenza, settore ambiente e demanio idrico. La norma legata alla concessione dell'autorizzazione regola la materia e prevede che, prima dell'inizio dell'attività, la stessa ditta si doti e fornisca all'ente autorizzante una polizza fidejussoria. Nel caso in questione, per importo fissato in poco meno di 290mila euro, a garanzia di eventuali danni ambientali. L'autorizzazione ha validità decennale. Si richiede che la polizza debba avere durata pari a quella dell'autorizzazione, maggiorata di due anni. Da qui, la richiesta agli imputati e in particolare a G.M., in qualità di mediatore creditizio per l'ottenimento della polizza fidejussoria. Come è emerso, il tribunale ha accolto le tesi degli avvocati Luigi Bottino e Alessandro Brusco, assolvendo i due imputati.