Tentata estorsione e lesioni: assolti in due a Praia a Mare
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Tentata estorsione e lesioni: assolti in due a Praia a Mare

Per fatti accaduti nei pressi di una discoteca nel 2013: due assoluzioni



PRAIA A MARE – 11 nov. 21 - Erano indagati per fatti commessi a Praia a Mare il 13 luglio del 2014; rispondevano a vario titolo di tentata estorsione, lesioni e detenzione illegale di munizioni: assolti entrambi. Si tratta di Rocco Trazza, 37 anni, di Praia a Mare, assistito dall'avvocato Norina Scorza; e di Alfredo Palermo, anch'egli di Praia a Mare, 38 anni, assistito dagli avvocati Giuseppe Bruno e Armando Sabato. La decisione, ieri, del Tribunale collegiale di Paola: Alfredo Cosenza, presidente;a latere Federica Altamura e Carla D'Acunzo. Nei prossimi tre mesi le motivazioni della decisione. I due nella tarda serata del 13 luglio 2014 si trovavano nel piazzale adiacente alla discoteca Birima di Praia a Mare. Secondo l'ipotesi di accusa, “al fine di trarre un ingiusto profitto”, avrebbero chiesto il pagamento, senza alcun titolo, di una somma di tre euro per parcheggiare l'auto.


Al rifiuto di L.S., di Santa Maria del Cedro, uno dei due avrebbe pronunciato la frase: “Qui si paga e basta; non do spiegazioni a nessuno; se vuoi parcheggiare qui devi darmi i soldi, altrimenti parcheggi fuori. Sempre secondo l'accusa, avrebbero poi attirato la vittima in una zona meno illuminata e avrebbero sferrato diversi pugni al viso, al capo e al costato, strappando anche gli abiti. Le ferite vennero giudicate guaribili in sette giorni. Ai due imputati erano state contestate anche le aggravanti perchè “riuniti in più persone, approfittando di circostanze di tempo e di luogo tali da diminuire la privata difesa”. In una perquisizione successiva, fra l'altro, nell'abitazione di Rocco Trazza erano state rinvenute 4 munizioni “da guerra”, in dotazione alle forze di polizia, calibro 9 parabellum. Per quest'ultimo caso, su richiesta dell'avvocato Norina Scorza, è stato derubricato il reato per la detenzione illegale delle munizioni, considerandole non più da guerra. Il reato è divenuto di natura contravvenzionale e si è prescritto. Per i capi principiali contestati ai due imputati il tribunale ha pronunciato l'assoluzione “per non aver commesso il fatto”.



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