Statale 106: Tavernise (M5S) condivide il nuovo tracciato del progetto Anas
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Statale 106: Tavernise (M5S) condivide il nuovo tracciato del progetto Anas

Aggiornamento: 10 dic 2021

Il consigliere regionale del Movimento Cinque stelle ha incontrato il governatore calabrese Occhiuto




CORIGLIANO ROSSANO – 8 dic. 21 -Le dichiarazioni del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sulla statale 106 suonano come un campanellino per la politica locale. Il nuovo tracciato sembra andar bene a una buona parte della politica. Nei mesi scorsi, c'è da dire, qualcuno si era già espresso, invece, a sfavore del progetto che sta portando avanti l'Anas. C'è anche chi ha evidenziato la necessità di favorire i borghi e i centri storici. La questione della Statale 106 era stata oggetto, fra l'altro, di un incontro tra il capogruppo del movimento Cinque stelle alla Regione Calabria, Davide Tavernise, ed il presidente Occhiuto. Positivo il commento del rappresentante dei Cinque stelle: «Le nuove proposte progettuali di Anas – afferma Davide Tavernise - per il presidente Occhiuto sono in grado di soddisfare pienamente, nel tratto Sibari - Rossano, le esigenze infrastrutturali regionali, atteso che le stesse rientrano nei canoni della piena sostenibilità, secondo gli indirizzi dello “sviluppo sostenibile” su cui si basa l’istituzione del ministero delle Infrastrutture. Pertanto, la Regione, ha richiesto un finanziamento, per circa 350 – 400 milioni di euro, per integrare la copertura dell’intervento, fissato in 500 milioni di euro, dato lo stanziamento, ad oggi disponibile, sul vecchio contratto di programma Anas di 151 milioni di euro».


Le riflessioni “tecniche” di Davide Tavernise, in sostanza confermano l'idea di seguire il “corridoio” della linea ferroviaria con qualche variazione proprio nel centro abitato di Corigliano Rossano. Secodno Tavernise: “Il vecchio tracciato migliora sì la fluidità del traffico, elevando la sicurezza dell’infrastruttura esistente, ma lascia inalterata la capacità di trasporto. Viceversa, il corridoio percorso dalla linea ferroviaria Jonica, direttrice favorevole per la realizzazione di una nuova infrastruttura con sezione a 4 corsie, permette non solo di ridurre drasticamente il tasso di incidentalità, ma anche di soddisfare le esigenze del territorio, mediante la realizzazione di un tracciato a 4 corsie, che diviene necessario assorbendo le componenti di traffico sia locale che di area, oltre a quello di lunga percorrenza. Il corridoio individuato, infatti, presentando una ridotta distanza dalla esistente SS106 risulta attrattivo nei confronti del traffico circolante sull’arteria esistente e quindi in grado di ridurlo a vantaggio di sicurezza e fluidità, catturando, contestualmente, anche il traffico di area e quello di lunga percorrenza, quindi in una triplice funzionalità complessiva”.


Insomma secondo Davide Tavernise non sembrano esserci dubbi sulla scelta, condivisa: «Il presidente Occhiuto ha formalizzato al governo nazionale, quanto il M5S e la rappresentanza parlamentare sostengono da tempo: i nuovi tracciati rendono maggiormente efficaci gli investimenti già assegnati con il richiamato Contratto di Programma 2016 – 2020. La preesistente ipotesi progettuale del cosiddetto “Megalotto 8” è insostenibile, infatti, dal punto di vista economico, di traffico, ambientale nonché geologico-geotecnico. I costi vengono ridotti di ben 4 volte. Si passa dai due miliardi di euro, preventivati per il vecchio Megalotto 8, essendo quest’ultimo un tracciato “collinare”, con una lunga successione di gallerie e viadotti, ai 500 milioni, circa, del nuovo tracciato individuato, che si avvicina alla costa, annullando la necessità di ricorrere a gallerie, e minimizzando l’uso dei viadotti allo scavalco delle fiumare e in corrispondenza delle zone ad elevato rischio idraulico.Anche l’impatto ambientale risulta notevolmente ridotto, atteso che il tracciato individuato sfrutta un corridoio, quello ferroviario, già infrastrutturato, utilizzando la fascia di rispetto ferroviaria pur garantendone il futuro raddoppio, con una altezza, rispetto al suolo, praticamente pari a quella della ferrovia, discostandosene solo in corrispondenza degli abitati di Corigliano Scalo e Rossano Scalo.

Ciò consente, quindi, una notevolissima riduzione dei volumi di scavo in gioco, circa 3,5 milioni, avendo annullato lo sviluppo di tracciato in galleria, del precedente Megalotto 8, che prevede per uno sviluppo di circa 11 km n° 23 gallerie a doppia canna, con i conseguenziali problemi di smaltimento».



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