Statale 106, in fiamme due mezzi: intimidazione in un cantiere del terzo macrolotto
Aggiornamento: 23 giu 2023
Nella notte, in fiamme due mezzi sulla Statale 106, in un cantiere del III macrolotto
CASSANO ALLO IONIO - 10 giu. 23 - Un nuovo atto intimidatorio in un cantiere dei lavori del terzo macrolotto della Statale 106 Ionica nel tratto Sibari - Roseto Capo Spulico, in fiamme due mezzi meccanici.
Nella notte, ignoti malviventi, hanno dato fuoco a due mezzi meccanici, un escavatore e a un "merlo sollevatore". I mezzi si trovavano in un cantiere nel territorio del comune di Cassano allo Ionio. Si tratta del secondo atto intimidatorio nel giro di soli quindici giorni, sullo stesso territorio e sempre in relazione ai lavori sulla nuova Statale 106. Nella notte tra il 24 e il 25 maggio scorsi, infatti, ignoti avevano incendiato una gru cingolata all'interno del cantiere di contrada "Fornara" sempre nel territorio di Cassano allo Ionio. I mezzi incendiati nella notte sono riconducibili al consorzio Sirjo Webuild.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Castrovillari. che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza il cantiere ed i carabinieri della compagnia di Cassano allo Jonio che hanno avviato le indagini.
LA FILLEA- CGIL
Giuseppe De Lorenzo, segretario generale Fillea Cgil Pollino – Sibaritide Tirreno - Cosenza interviene sul nuovo atto intimidatorio sui cantieri del Terzo Macrolotto della Statale 106.
“Un nuovo attentato intimidatorio sul cantiere del Terzo megalotto della Strada statale 106. Ignoti, la notte scorsa nel cantiere posto sul lato Sud del torrente Raganello, nel comune di Cassano, hanno incendiato due mezzi meccanici, un Merlo sollevatore telescopio e un escavatore.
E’ solo l’ultimo di una serie di attentati incendiari che da qualche tempo colpiscono il più grande cantiere del sud Italia. In meno di 15 giorni si registra un nuovo segnale inquietante da parte della criminalità organizzata che ha posto la sua attenzione sui lavori del terzo megalotto, uno dei cantieri più importanti, dal punto di vista economico, sul territorio nazionale. Davanti a questo ennesimo atto intimidatorio, come già in passato, bisogna immediatamente attivare il tavolo in Prefettura della Conferenza Permanente, coinvolgendo l’intero territorio per porre un argine alla recrudescenza criminale, auspicando che le forze dell’ordine e la magistratura riescano, in tempi celeri, a far luce sugli esecutori e sui mandanti di questo ennesimo atto intimidatorio.
La Fillea Cgil, insieme alle altre forze sociali, si attiverà, nel più breve tempo possibile, per richiedere la conferenza Permanente”.
LA FILCAMS CGIL
La Filcams Cgil Calabria si unisce alla solidarietà ed alla richiesta di attenzione rivolta alle Istituzioni da parte della Fillea Cgil rispetto all’ennesimo episodio di violenza ai danno della Webuil che lavora alla costruzione del megalotto SS106. Giusto il richiamo all’istituzione di un tavolo permanente in Prefettura che tuteli le lavoratrici ed i lavoratori che operano nell’intero appalto, compresi i servizi di vigilanza e guardiania, così come mense e pulizie.
Un atteggiamento che auspichiamo cambi rispetto al passato, visto che proprio i lavoratori della vigilanza privata e guardiania che operavano nel cantiere, si sono visti sbattere le porte in faccia dalle Istituzioni mentre rivendicavano legalità e rispetto per il loro lavoro e la loro vita.
Sarebbe utile a partite dagli episodi criminali che invece di ridurre i servizi di vigilanza, l’ente appaltante investa in maggiore sicurezza dando così più possibilità occupazionali nel territorio e aumentando il livello di attenzione e di controllo. L’illegalità si combatte anche con il lavoro, soprattutto qui in Calabria dove il ricatto e la povertà stanno dilagando.