Scalea, violenza sessuale: l'indagato rimesso in libertà
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Scalea, violenza sessuale: l'indagato rimesso in libertà

Aggiornamento: 30 mag 2023

Una vicenda complessa seguita, per l'indagato, dall'avvocato Antonio Crusco




L'avvocato Antonio Crusco

SCALEA – In libertà un uomo accusato di violenza sessuale. Una vicenda complessa che attende, eventualmente ulteriori sviluppi, per essere chiarita. Un uomo di Scalea, R.S, è stato denunciato dalla sua ex compagna, J.D. di Scalea. Dopo le denunce della donna, R.S. è stato iscritto nel registro degli indagati. Le indagini della stazione dei carabinieri di Scalea hanno portato all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare con divieto di avvicinamento alla vittima, che, appunto, accusava l’uomo di violenza sessuale. R.S. ha quindi, dato incarico all’avvocato penalista Antonio Crusco. Il legale ha subito avviato le proprie indagini difensive, grazie alle quali ha proposto il riesame della ordinanza al Tribunale della libertà. Quest'ultimo, a seguito dell'intervento del legale, ha annullato il capo di imputazione della violenza sessuale ritenendo che: “sul piano della ragionevolezza” di “nutrire quantomeno dubbi” in ordine alla commissione del reato più grave. Quindi, il Tribunale della Libertà di Catanzaro, composto dal presidente Mario Santoemma, Aragona e Roccia, a latere, ha annullato il capo della violenza sessuale.



La vicenda non si è conclusa al precedente episodio. Successivamente è scattata la denuncia della vittima. In quel frangente, fra l'altro, l’uomo, ristretto agli arresti domiciliari, secondo la Procura della Repubblica di Paola, avrebbe commesso il reato di evasione, inserito nell’ambito dello stesso procedimento. Si apriva, a quel punto, anche il processo e l’imputato doveva rispondere anche del reato di evasione. Il Gip di Catanzaro ha quindi aggravato la misura degli arresti domiciliari, con quella del carcere. L'imputato, assistito dall'avvocato penalista Antonio Crusco, davanti al tribunale di Paola è stato assolto. Il Tribunale della libertà di Catanzaro, ha, quindi, nuovamente, dato ragione ad S.R. che, già aveva ottenuto l’annullamento del capo della violenza sessuale. Ieri, il Tribunale della Libertà, composto dal presidente Emma Sonni, dai giudice Mario Santoemma e Roberta Cafiero, ha deciso per la scarcerazione dello scaleoto, in totale accoglimento della tesi dell’avvocato penalista Antonio Crusco.



Si attendono adesso altri sviluppi della vicenda. Non c’è ancora alcuna sentenza definitiva. “Anzi – sostiene il legale - le uniche sentenze definitive sono l'assoluzione dal reato di evasione e soprattutto l’annullamento del capo della violenza sessuale da parte del Tribunale della Libertà contro il quale la Procura della Repubblica di Catanzaro non ha proposto neanche il ricorso per Cassazione ritenendo giusta, quindi, la decisione”. L’uomo non ha commesso, al momento, alcun reato di violenza perché scrivono i Giudici del Tribunale della Libertà di Catanzaro che in ordine alla commissione del reato di violenza sessuale contestato, vi sono “sul piano della ragionevolezza quantomeno dubbi” e, quindi, per questi motivi viene annullata l'ordinanza. La sentenza di condanna emessa in primo grado dal solo Gip di Catanzaro, non è ancora definitiva e si è anche in attesa delle motivazioni.



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