Scalea, sigilli ad una struttura ricettiva sul lungomare
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Scalea, sigilli ad una struttura ricettiva sul lungomare

Apposti dalla Guardia di finanza e dalla direzione del Demanio. L'intervento di "Italia nostra"



SCALEA – 26 gen. 22 - Sequestrata una intera struttura nell'area demaniale di Scalea, che, secondo quanto si è appreso sarebbe stata oggetto di verifiche e non avrebbe più il titolo concessorio. L'attività della Guardia di finanza della tenenza di Scalea arriva a distanza di poche settimane dalle recenti iniziative finalizzate al controllo del territorio ed al contrasto al diffuso abusivismo sul territorio. A quanto pare sono molti i casi di presunte irregolarità. Ieri, un ulteriore intervento effettuato dai militari della guardia di finanza della tenenza di Scalea unitamente al personale dell’Agenzia del demanio, direzione Regionale Calabria. A finire nel mirino dei militari è stata una nota struttura ricettiva, nei pressi della Torre Talao, sul lungomare Ruggiero di Lauria, di circa 1.500 mq che dalle verifiche effettuate è risultata occupare un’area di demanio marittimo, in totale assenza di titolo concessorio. L’importante operazione condotta dalla guardia di finanza, conclusasi con il sequestro della struttura, ha dunque consentito di accertare un consistente mancato introito per le casse erariali che si traduce, evidentemente, in un danno nei confronti della collettività e dei tanti calabresi che meritano il rispetto della legalità.


E sulla questione è intervenuta anche l'associazione ambientalista Italia nostra: “A distanza di poche settimane dalle recenti attività finalizzate al controllo del territorio ed al contrasto al diffuso abusivismo, si registra un ulteriore intervento effettuato dai militari della guardia di finanza di Scalea, unitamente a personale dell’Agenzia del Demanio Direzione Regionale Calabria. L’Associazione Italia Nostra, impegnata nella difesa dei beni comuni, paesaggistici ed ambientali, esprime il più vivo apprezzamento ed elogio agli uomini del capitano Francesca Esposito della Guardia di Finanza e dell’avvocato Antonio Arnoni dell’Agenzia del Demanio nell’assolvimento delle attività di istituto finalizzate a scongiurare e reprimere illeciti in violazione delle norme a tutela del Demanio marittimo e costiero. Non si può che costatare positivamente come proseguono sul territorio dell’alto Tirreno in maniera serrata i controlli della guardia di finanza e dell’agenzia del demanio - scrive Italia nostra - al fine di prevenire e reprimere fenomeni diffusi di abusivismo ed illegalità che sempre costituiscono inaccettabile ostacolo al corretto sviluppo economico del territorio nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio costiero.

Il Demanio Pubblico venga riportato totalmente sotto il controllo dello Stato. Chi per legge regionale detiene le funzioni di gestione e di vigilanza faccia il proprio dovere per abusi grandi o piccoli che siano, non si giri dall’ altra parte, come troppo spesso avviene, lasciando il compito della segnalazione o della denuncia alle Associazioni Ambientaliste, che lungi dall’essere apprezzate ed incoraggiate, diventano spesso contro parti di istituzioni locali”.



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