Scalea, «Se paghiamo i tributi al Valle Lao, siamo tutti consorziati e avremmo dovuto votare»
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Scalea, «Se paghiamo i tributi al Valle Lao, siamo tutti consorziati e avremmo dovuto votare»

I dubbi sollevati sulla natura del tributo inviato dal consorzio Valle Lao a numerosi cittadini



SCALEA – 16 feb. 22 - Dopo la richiesta dal Consorzio di Bonifica con sede a Scalea sul tributo per immobili extra rurali, il cosiddetto beneficio idraulico, in molti si sono chiesti se adesso risultano essere inseriti nell'elenco dei consorziati e quindi se hanno avuto in passato e avranno in futuro il diritto di voto per il rinnovo della deputazione. In una lettera firmata, sono diverse le questioni poste sul tavolo. Come è noto, diversi cittadini sono stati raggiunti dalla richiesta di pagamento del tributo per gli anni 2016-2017. Una problematica sollevata, per esempio riguarda il “beneficio idraulico”. “Sono proprietario di un immobile in un condominio – scrive il cittadino - ed in quanto tale, l'acqua meteorica raccolta dal tetto e dagli accessori, grondaie e pluviali, viene smaltita tramite le strade comunali e le caditoie in esse presenti.


Tale situazione pone a carico del Comune di Scalea lo smaltimento delle suddette acque e il sottoscritto non è tenuto a sapere dove l'ente comunale le smaltisce. Tenuto conto che già sopportiamo innumerevoli tasse comunali per il mantenimento della cosa pubblica – si legge - ritengo che tali immobili debbano essere esclusi dal pagamento e invece bisognerebbe porre a carico del comune competente il pagamento del tributo”. Ma nella richiesta del Tributo inviata ai cittadini non viene inserita alcuna specifica rivalutazione dell’aumento del valore degli immobili per i quali viene richiesto il pagamento. “Lo stesso Consorzio di Bonifica – si legge nelle considerazioni del contribuente – esplicitamente, ammette che gli immobili nei centri urbani non vengono chiamati a contribuire direttamente agli oneri consortili in quanto sono già gravati dai Comuni per il servizio di scolo delle acque, (Pagina 71 del piano di classifica per il riparto degli oneri consortili redatto dal Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino).


Ricordo al direttore – si legge - che negli anni scorsi il Comune di Scalea è intervento con somme proprie per la pulizia dei canali effettuata da ditte esterne e non dal Consorzio. Ricordo ancora al Consorzio, che, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 23 luglio 2003 n. 11, i consorziati quali sono divenuti anche i proprietari degli immobili urbani, concorrono alla elezione degli organi consortili (quindi abbiamo il diritto di voto fin dall’anno 2003), da controllo effettuato il mio nominativo non risulta in nessuno degli elenchi predisposti dal consorzio per le elezioni, in nessuna delle tre fasce, pertanto, tutti gli organi consortili sono stati eletti senza il supporto di migliaia di elettori aventi diritto”. A chi è intervenuto sulla questione, inoltre, si evidenzia il fatto che sarebbe giusto “avere il servizio e poi eventualmente pagare. Il consorzio non ha comunicato l’importo per gli interventi necessari allo scopo. Dalla visura della richiesta inviata ad un contribuente possessore di terreno, per esempio, si evince che allo stesso viene richiesto il tributo senza che lo stesso terreno sia servito da servizio di irrigazione. Pertanto, gli viene ingiunto il pagamento per le sole acque meteoriche che vengono smaltite sempre tramite strade comunali cui è contornato lo stesso terreno”.



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