Scalea, resistenza ed evasione torna in libertà l'indagato
- miocomune.tv

- 6 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Il tribunale di Paola accoglie le tesi difensive dell’avvocato penalista Antonio Crusco e rimette in libertà un uomo di Scalea indagato per resistenza a pubblico ufficiale ed evasione dai domiciliari a Santa maria del Cedro
6 ottobre 2025
È tornato in libertà l’uomo di Scalea arrestato nei giorni scorsi con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale ed evasione dagli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal Tribunale di Paola, che non ha accolto la richiesta della Procura di applicare la custodia cautelare in carcere, accogliendo invece le argomentazioni presentate dal suo difensore, l’avvocato penalista Antonio Crusco.
L’uomo, identificato con le iniziali B.D., era sottoposto ai domiciliari a Santa Maria del Cedro e controllato tramite braccialetto elettronico, a seguito di precedenti vicende giudiziarie per rapina ed estorsione aggravata.
L’episodio e l’intervento dei carabinieri
Secondo quanto ricostruito, nel pomeriggio del 2 ottobre, il sistema di controllo ha segnalato un allontanamento dall’abitazione. Immediato l’intervento di una pattuglia della Compagnia dei Carabinieri di Scalea, che, non trovando l’uomo in casa, ha avviato le ricerche nei luoghi a lui abituali tra Scalea e Santa Maria del Cedro.
Poco dopo, l’indagato è stato intercettato alla guida di un motociclo. Alla vista dei militari, avrebbe tentato di fuggire, venendo poi bloccato dopo un breve inseguimento. Durante l’arresto, avrebbe minacciato e spintonato uno dei carabinieri, motivo per cui è stato condotto in caserma con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
La difesa e la decisione del Tribunale
La Procura di Paola aveva chiesto la convalida dell’arresto e la misura cautelare in carcere, ritenendo l’uomo pericoloso e incline alla recidiva. Tuttavia, in sede di udienza, la difesa – rappresentata dall’avvocato penalista Antonio Crusco – ha depositato una memoria articolata, citando precedenti pronunce della Corte di Cassazione e sostenendo l’assenza dei presupposti per l’adozione di ulteriori restrizioni.
Il Tribunale di Paola, accogliendo in pieno le tesi difensive, ha disposto la libertà dell’indagato, senza applicare alcuna misura cautelare.
Le motivazioni della sentenza
Secondo quanto sostenuto dalla difesa, il provvedimento conferma “la centralità delle garanzie difensive e la necessità di una valutazione attenta delle singole condotte contestate”. L’uomo di Scalea, dunque, torna libero, in attesa degli sviluppi del procedimento penale per i fatti oggetto d’indagine.
✅ segui le notizie sul canale whatsapp di miocomune ➡️






































