Scalea, pubblicità, passi carrai, pubbliche affissioni: interviene il sindaco
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Scalea, pubblicità, passi carrai, pubbliche affissioni: interviene il sindaco

I chiarimenti del sindaco Giacomo Perrotta sulla questione dell'affidamento del servizio alla "Globo tributi”



SCALEA – 2 mag. 22 - Chiarimenti sulla gestione del servizio di imposta sulla pubblicità, pubbliche affissioni e passi carrai. La questione che ha generato discussioni nel centro tirrenico era anche oggetto di una interpellanza. Il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, ha fornito una serie di risposte che mirano a fare chiarezza su tutta la questione gestita da una società esterna, la Globo tributi. La “storia” trae origine da iniziative della Giunta Pezzotti del lontano 2000. Ma, più recentemente, lo scorso 26 maggio 2020 il commissario prefettizio, con i poteri del consiglio comunale, aveva fornito un atto di indirizzo finalizzato alla predisposizione di tutti gli atti per l’affidamento in concessione del servizio di gestione e accertamento e riscossione ordinaria e coattiva dell’imposta sulla pubblicità, pubbliche affissioni compresi i passi carrai. Come ha spiegato il sindaco: “All’esito del bando di gara è risultata aggiudicataria del servizio la Globo Tributi s.r.l.”. Poi il sindaco ha spiegato i passaggi successivi: “La Globo Tributi, dopo un'attività ricognitiva sull’accertamento e la riscossione dell’imposta sulla pubblicità, pubbliche affissioni e passi carrai, ha comunicato all’Ente che non esisteva un ruolo sulla gestione della pubblicità: non esistevano né autorizzazioni né dichiarazioni; relativamente alle pubbliche affissioni, non sono risultati avvisi di pagamento o accertamento”.



Un mondo del tutto sconosciuto sul quale si è inteso fare un po' d'ordine con il censimento di tutti i cespiti soggetti a tassazione con la rilevazione dei passi carrabili. Il regolamento approvato in Consiglio fornisce poi le ulteriori indicazioni: “Il canone non è dovuto per le insegne di esercizio di attività commerciali e di produzioni di beni e servizi che contraddistinguono la sede ove si svolge l’attività di superficie complessiva, fino a 5 metri quadrati. Sono insegne di esercizio le scritte, comprese quelle su tenda, le tabelle, i pannelli e tutti gli altri mezzi similari: opachi, luminosi o illuminati. Gli articoli 21 e 22 del regolamento – ha poi spiegato il sindaco - disciplinano le esenzioni e riduzioni”. Le pubbliche affissioni, disciplinate da una serie di articoli del regolamento prevedono anche riduzioni ed esenzioni. Il sindaco ha poi chiarito la situazione sulle vicende che avevano generato critiche e discussioni: i manifesti mortuari ed i passi carrabili. “Le modalità di applicazione del canone di esposizione pubblicitaria avvengono – ha spiegato Perrotta - in base al regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico ed esposizione pubblicitaria e del Canone Mercatale approvato in consiglio comunale nel giugno 2021. Agli annunci mortuari si applica una riduzione del diritto al 50%.



Nel merito. è necessario premettere che, poiché il messaggio diffuso attraverso i manifesti luttuosi non ha rilevanza economica, non può realizzarsi il presupposto impositivo che legittima l’imposta sulla pubblicità, ma si tratta di pubbliche affissioni ed è dovuto il canone sulle pubbliche affissioni.

Tale canone è dovuto o dall’agenzia di onoranze funebri che provvede all’affissione ed in solido con il committente, ovvero la famiglia del defunto”. Sui passi carrabili: “Sono definiti passi carrabili quei manufatti costituiti da listoni di pietra o da appositi intervalli lasciati nei marciapiedi o comunque da una modifica del piano stradale intesa a facilitare l’accesso dei veicoli. Per i passi carrabili la tariffa è ridotta del 50%; il canone non è dovuto per i semplici accessi, carrabili o pedonali quando siano posti a filo con il manto stradale”. Il chiarimento sull'attività della società: “Abbiamo avuto più incontri con la Globo Tributi – ha confermato il sindaco di Scalea - la quale si è dichiarata disposta, anche perché non potrebbe essere possibile il contrario, a verificare eventuali errori ed a porvi rimedio. In conclusione, la potestà impositiva è statale e una amministrazione non può decidere se richiedere o no le imposte può esclusivamente dilazionare il pagamento, per come previsto dalla legge ed il comune di Scalea prevede una possibilità di dilazionare fino a 72 mesi”.



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