Scalea, presunta incongruenza fra lavori fatti dal comune, e tributo richiesto dal Consorzio
Aggiornamento: 12 ott 2022
Segnalazione di una cittadina su una presunta incongruenza fra i lavori effettuati dal Comune di Scalea e il tributo richiesto dal Consorzio di Bonifica
SCALEA – 10 ott. 22 - Una segnalazione di una presunta incongruenza è stata inviata alla direzione del consorzio di bonifica “Valle Lao” di Scalea. Si riferisce sempre alla dibattuta questione del pagamento del cosiddetto contributo consortile “Codice 1H78”. Sul pagamento di tale tributo era intervenuto nei mesi scorsi lo stesso consorzio di bonifica spiegando che: “il centro di costo è determinato dalla pulizia e manutenzione che il Consorzio effettua dei canali di bonifica presenti nelle aree dove insistono i fabbricati, che peraltro sono stati costruiti successivamente alla rete di scolo realizzata dal Consorzio, che dunque traggono dai canali consortili un beneficio di conservazione. Senza la presenza delle opere consortili che smaltiscono a mare le acque meteoriche delle pendici forse non si sarebbero potuti realizzare i fabbricati in sicurezza”.
Ora, la nuova provocazione arriva da una cittadina che scrive al Consorzio ed evidenzia: “nella mia zona di pertinenza il Comune di Scalea ha indetto e appaltato un bando per lavori di raccolta acque meteoriche tramite caditoie ad assorbenza. Non si capisce allora – si legge - perché il lavoro è fatto con i soldi dei cittadini e poi la rendita vorrebbe percepirla il Consorzio do Bonifica”. Il riferimento è ai due lotti che il comune di Scalea si avvia ad attivare per la “raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche confluenti su viale Michelangelo” per un importo di circa 43mila euro relativi al primo stralcio. Ma c'è anche un secondo lotto per i lavori di messa in sicurezza in altre strade per un importo di 100mila euro. Sarà il comune di Scalea ad effettuare tali lavori grazie anche ad un contributo proveniente dal ministero. A questo punto, quindi, scatta la “provocazione” che poi non sembra essere tale, ma è una richiesta di chiarimenti pura e semplice. Perchè, si chiede la firmataria della lettera, se i cittadini pagano l'opera con denaro versato nelle casse dello Stato, poi il consorzio di Bonifica deve percepire la rendita?
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