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Scalea, ordigno bellico in mare: via alla bonifica

Scalea, ordigno bellico in mare: ordinanza della Guardia costiera per l'operazione di brillamento, tra le 8.00 e le 13.00


Scalea, ordigno bellico in mare


SCALEA – 30 giu. 23 - E' fissata per la tarda mattinata di oggi “l'ora X”. Il comandante della Guardia costiera di Maratea, Tenente di Vascello Michele Lenti, ha emesso l'ordinanza che prevede la distruzione, tramite brillamento, dell'ordigno rinvenuto in zona Ajnella, lungo la scogliera di Scalea, ad una profondità di circa 6 metri. Si tratta di un piccolo pezzo di artiglieria che il mare ha trasportato fra gli scogli dell'Ajnella e che è rimasto inesploso, ma che comunque rappresenta un oggetto potenzialmente pericoloso.

Scalea, ordigno bellico in mare. La segnalazione da un sub esperto

Il ritrovamento è avvenuto grazie alla segnalazione di un sub esperto che, oltre ad indicare con precisione il luogo, si è reso conto che quell'oggetto seppur aggredito dalla vegetazione marina e, in qualche modo integrato con i fondali, rappresentava un potenziale ordigno. Ed ha avuto ragione. Perchè il successivo sopralluogo ha confermato la presenza della bomba che oggi sarà fatta esplodere, con le stesse condizioni dello scorso anno, dopo un episodio simile. Considerata la necessità di prevenire il verificarsi di possibili incidenti e salvaguardare l’incolumità delle persone e delle cose è stato ordinato il brillamento dei residuati bellici per questa mattina, a partire dalle ore 8.00 fino a termine esigenze, intorno alle ore 13.00 circa.




Scalea, ordigno bellico in mare: l'operazione brillamento a due miglia nautiche

L'operazione avverrà ad una distanza di 2 miglia nautiche circa dalla costa, tre chilometri e 700 metri. L'ordinanza prevede i divieti di: navigazione, sosta e ancoraggio di qualsiasi unità navale non coinvolta nelle operazioni, ad una distanza di 1000 metri dal punto individuato per il brillamento. E’ vietata la pesca, l’attività subacquea e qualsiasi attività diportistica e/o professionale in genere, ad una distanza di 2000 metri dal punto individuato per il brillamento. La precedente ordinanza è stata emessa in data 23 giugno. Sarà il nucleo Sdai di Taranto ad occuparsi delle operazioni anche in relazione alla determinazione del luogo, posizione e ora del previsto brillamento del residuato bellico ritrovato.



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