Scalea, l'ex giunta chiede un eventuale rimborso delle spese legali
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Scalea, l'ex giunta chiede un eventuale rimborso delle spese legali

Presa d'atto della Giunta Perrotta sulla richiesta di eventuale rimborso di spese legali proposto dalla ex giunta comunale di Scalea



SCALEA – 2 giu. 22 - Potrebbero usufruire del rimborso del pagamento delle spese legali, da parte del comune. Gli ex amministratori di Scalea, della Giunta Licursi e il segretario comunale in carica alla data del 29 marzo 2019 hanno comunicato la nomina dei difensori di fiducia nel procedimento che li vede interessati al tribunale di Paola. La Giunta attuale del sindaco Perrotta ha preso atto della comunicazione ed ha stabilito: “di esprimere il gradimento dell'Ente in ordine alla nomina dei legali; che le spese legali per la difesa documentate nel procedimento penale di che trattasi saranno rimborsate ai richiedenti assolti con formula piena, cioè con decisione divenuta definitiva che accerti l’assenza di responsabilità a loro carico e quindi escluda il conflitto d’interesse con il Comune, nella misura minima prevista dalle tariffe vigenti al momento della conclusione dello stesso”.



La vicenda nasce, come si ricorderà, dalla “doppia” presenza del sindaco e consigliere provinciale Gennaro Licursi contemporaneamente in una riunione di Giunta al comune di Scalea e al Consiglio provinciale a Cosenza, alle ore 12.00 del 29 marzo del 2019. L'attività di indagine era stata avviata dalla Guardia di finanza della tenenza di Scalea. Ai sette indagati viene contestato il reato di falsità ideologica in concorso. Gli avvocati di fiducia sono: Luigi Crusco, Egidio Rogati; Giorgio Cozzolino; Ugo Vetere. Gli ex amministratori hanno inviato la comunicazione si legge nella delibera: al fine di ottenere il rimborso delle spese legali che sosterranno per la loro difesa. La normativa prevede che “il rimborso delle spese legali è ammissibile, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, nel limite massimo nel caso di conclusione del procedimento con sentenza di assoluzione o di emanazione di un provvedimento di archiviazione, in presenza dei ( di tutti ) seguenti requisiti: a) assenza di conflitto d’interessi con l’Ente amministrato; b) presenza di nesso causale tra funzioni esercitate e fatti giuridicamente rilevanti; c) assenza di dolo o colpa grave”.



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