Scalea, ex discarica: il dibattito è aperto. I cittadini chiedono chiarezza
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Scalea, ex discarica: il dibattito è aperto. I cittadini chiedono chiarezza

Aggiornamento: 27 ago 2022

Per l'ex discarica di Piano dell'Acqua il dibattito è aperto sull'erogazione del finanziamento e sulle modalità della bonifica che appare ancora lontana



SCALEA – Il Ferragosto del più affollato centro balneare della costa dell'alto Tirreno cosentino si è consumato fra le polemiche sulla bonifica della ex discarica di Piano dell'Acqua e, in particolare, sulla vicenda del finanziamento che sarebbe stato “riprogrammato da 1.812.511,69 con fondi Fsc 2021-2027, mantenendo la somma paria a 201.390,19, il 10% del finanziamento originariamente concesso”. La scintilla che ha fatto innescare la discussione proviene da una dura nota del rappresentante di “Tesoro Calabria”, Carlo Tansi. Quest'ultimo, scrive, fra l'altro: “Traducendo ai comuni mortali l’arido linguaggio di un burocratese complicato ad arte per confondere le acque, questo vuol dire che gli oltre 2 milioni di euro oggetto di convenzione sono andati persi perché il comune di Scalea non è stato in grado di realizzare, nei tempi previsti (entro il 31.12.2021) un progetto e i relativi lavori di bonifica della discarica. In parole ancora più semplici, esiste un vincolo normativo per l'assunzione delle cosiddette Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti al 31 dicembre 2021, il cui mancato rispetto ha provocato la cancellazione delle risorse assegnate, poiché il Comune di Scalea entro quel termine non ha rendicontato le somme assegnate”.Ma, come affermano dall'amministrazione comunale, la restante cifra per garantire la bonifica del sito dovrebbe essere erogata entro il 2027.



Il gruppo di opposizione “Per Scalea” con a capo il consigliere Angelo Paravati cerca di mettere dei paletti, chiedendo maggior chiarezza sui dati e anticipando eventuali discussioni nelle sedi opportune, come per esempio il consiglio comunale. “Ancora oggi – si legge nella nota del gruppo Per Scalea - i cittadini non conoscono il vero pericolo che la discarica di Piano dell'Acqua arreca all'ambiente ed alla salute dell'uomo. È doveroso, stante la confusione tra le notizie che si contrappongono, al fine di tranquillizzarli, che il sindaco fornisca ufficialmente e pubblicamente stesso mezzo i dati che possono paventare o meno uno stato di pericolo della stessa e quelli sui monitoraggi periodici del percolato effettuati in contraddittorio con Arpacal. Il resto lo discuteremo successivamente nelle giuste sedi”. Anche Eugenio Orrico, dall'opposizione, affonda il colpo: “Fino a qualche giorno fa, i comunicati stampa dell'amministrazione comunale, hanno informato i cittadini di Scalea sulla conclusione riguardante l'iter per la bonifica della discarica di Piano dell'Acqua”. La prima cifra stanziata per la progettazione, secondo Orrico, fa comprendere: “che l'iter non è stato affatto concluso ma che dovrebbe essere addirittura solo all'inizio. Questo significherebbe aver fornito informazioni non reali per diversi mesi ai cittadini di Scalea. Nei prossimi giorni in qualità di consigliere comunale di opposizione, chiederò chiarimenti all'amministrazione comunale sul finanziamento”.



SCALEA EUROPEA: "SI DISTOGLIE L'ATTENZIONE DA ALTRI PROBLEMI"

Nel dibattito politico in atto a Scalea, si inserisce anche l'associazione Scalea Europea che, come è noto, è espressione della maggioranza ala guida del comune tirrenico. Il gruppo di “Scalea Europea” evidenzia come si cerchi di distogliere l'attenzione da problematiche che, invece, l'amministrazione comunale ha risolto. Il riferimento è alla carenza idrica che, puntualmente, d'estate crea problemi al centro turistico. Questa volta, anche grazie all'intervento del consigliere Gennarino Di Lorenzo e degli impiegati comunali, si è riusciti a mantenere le vasche comunali dell'acqua potabile a livelli che hanno consentito la presenza costante nelle case della città.



“Mentre qualcuno cerca di inquinare le acque sulla questione discarica, ereditata in stato di stallo da questa amministrazione e riesumata in tempi record – scrive Scalea Europea -, nessuno pare essersi reso conto che quest'estate non si è avvertito l'annoso problema della carenza idrica che invece, sotto la gestione di chi oggi invoca le dimissioni, aveva portato alla formazione di un comitato di protesta. La gente ha buona memoria e i tentativi ferragostani di buttarla in “caciara” su temi delicati di cui nessuno per anni si è occupato sono vergognosi, tristi e sintomatici di una politica arruffona e casinara, che non vuole il bene della città, ma vuole creare solo divisioni. La verità è ben chiara sotto gli occhi di chi è capace di leggere e comprendere il testo della convenzione ed è allo stesso tempo in grado di ricordare chi governava la città in determinati periodi. Scalea Europea è certa dell'operato dell'amministrazione sul tema bonifica discarica e la invita a spiegare nel dettaglio, al più presto, tutto l'iter intrapreso precedentemente, poi sospeso per l'incuria di chi ha preceduto questo governo cittadino e oggi finalmente in via di definizione”.



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