Scalea, evade dai domiciliari, i carabinieri lo arrestano. Il Tribunale lo rimette in libertà
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Scalea, evade dai domiciliari, i carabinieri lo arrestano. Il Tribunale lo rimette in libertà

L'uomo difeso dall'avvocato Antonio Crusco era stato fermato fuori dal proprio domicilio

SCALEA – 12 ago. 20 - Nei giorni scorsi i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Scalea, hanno tratto in arresto un uomo del posto. G.A.R, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri in occasione del controllo delle persone in detenzione domiciliare, anziché trovare l’uomo presso la sua abitazione dove sta espiando la sua pena per un furto e un'altra precedente evasione, lo hanno fermato fuori dal fabbricato. L'allontanamento sarebbe avvenuto quindi arbitrariamente e senza alcuna autorizzazione. I carabinieri colto l’uomo in flagranza di reato lo hanno tratto in arresto ed hanno avvertito la competente procura della Repubblica di Paola.

Ieri dinanzi al Tribunale di Paola, giudice Carotenuto, si è svolta l'udienza di convalida e giudizio direttissimo: la procura della Repubblica di Paola ha chiesto per l’uomo di Scalea, colto in flagranza di reato, la convalida dell’arresto e la misura cautelare degli arresti domiciliari contestando il reato di evasione con l’aggravante della recidiva. G.A.R. Ha conferito l'incarico all’avvocato penalista Antonio Crusco che ha avviato subito investigazioni difensive.



Il giudice ha ascoltato la relazione dei militari che hanno operato l’arresto in flagranza di reato. L’avvocato ha posto una serie di domande ai carabinieri ed ha quindi depositato tutte le risultanze delle indagini difensive raccolte nel breve tempo. In conclusione, il pubblico ministero ha chiesto la misura cautelare degli arresti arresti domiciliari per la modalità dell'accaduto ed anche in relazione alla personalità dell’uomo di Scalea, con precedenti specifici. Il penalista Antonio Crusco, argomentando sulla base dei documenti prodotti e delle domande poste al carabinieri, ha invece posto l’accento sulla insussistenza delle esigenze cautelari chiedendo l'immediata liberazione dell'indagato. Il giudice in totale accoglimento delle argomentazioni di diritto penale e processuale del penalista avvocato Antonio Crusco, ha rimesso in libertà l’uomo rigettando, quindi, la misura degli arresti domiciliari avanzata dalla procura.

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