Scalea, due donne sequestrate e minacciate con coltello: un arresto
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Scalea, due donne sequestrate e minacciate con coltello: un arresto

Aggiornamento: 7 set 2022

Un trentenne di Scalea è finito in carcere. Al termine della direttissima, confermata la misura restrittiva



SCALEA – 30 ago. 22 - Avrebbe segregato due donne in una abitazione di Scalea, minacciandole anche con un coltello. E' finito in carcere un giovane di trent'anni di Scalea, P.A. E' stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Scalea nella mattinata di domenica scorsa, verso le cinque. Pare sia stato lui stesso a porre fine alla grave situazione. Il trentenne è assistito dall'avvocato di fiducia Mario Scarpelli e ieri mattina si è presentato davanti al giudice del tribunale di Paola, Federica Altamura per l'udienza direttissima. P.A., deve rispondere di due gravi capi di imputazione: sequestro di persona e minaccia grave. Il primo reato gli viene contestato perchè avrebbe tenuto segregate in casa, “per un lasso di tempo considerevole”, così ritenuto dall'accusa, due donne, la compagna e la sorella della compagna. Nel periodo in cui le due donne sarebbero state tenute sotto controllo avrebbe impugnato un coltello, e da qui la contestazione del reato di minaccia grave.



Ieri, durante la direttissima, il pubblico ministero ha richiesto l'applicazione della massima misura, la custodia cautelare in carcere. L'avvocato di fiducia, Mario Scarpelli, ha invece chiesto una misura meno afflittiva per il suo assistito, portando davanti al giudice le motivazioni a supporto della stessa richiesta. Il trentenne è finito in carcere su decisione del giudice Altamura che evidentemente ha ritenuto le accuse e le circostanze congrue alla misura restrittiva. L'udienza è stata rinviata al prossimo 15 settembre. Su quanto accaduto hanno indagato i carabinieri della compagnia di Scalea. Probabilmente, sono risultate fondamentali, per la decisione del giudice, anche i racconti delle due donne vittime del presunto sequestro di persona e delle gravi minacce che sarebbero state fatte dallo stesso indagato.



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