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Scalea, consorzio Valle Lao: il Tar rigetta il ricorso sul Bilancio di previsione 2020

Aggiornamento: 2 mag 2021

Corretto, secondo il Tar, il provvedimento adottato dalla struttura regionale che boccia la delibera del consiglio dei delegati sul Bilancio di previsione 2020 del Consorzio di Bonifica Valle del Lao


SCALEA – 24 apr. 21 - Bufera al consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, meglio conosciuto come “Valle Lao”. Il Tribunale amministrativo regionale ha pronunciato un'ordinanza che congela il provvedimento adottato dalla struttura regionale e contestato, invece, dalla deputazione dell'ente di Bonifica. Il Tribunale amministrativo regionale per la Calabria, sezione prima, ha rigettato l’istanza di tutela cautelare prodotta dall'ente di bonifica con sede a Scalea, in via Fiume Lao, ed ha compensato le spese per la fase di giudizio. La decisione, che attende una motivazione, ha generato una tempesta all'interno del consorzio per svariate ragioni che, a quanto pare, anche tramite i sindacati, sono sul tavolo da diverso tempo. Il consorzio è stato rappresentato e difeso dall'avvocato esterno, Patrizia Bongo. Si chiedeva l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento adottato dalla struttura di controllo sugli atti e provvedimenti dei Consorzi di Bonifica in data 13 gennaio 2021, sulla quale abbiamo già riferito.



La struttura di controllo regionale aveva preso in esame la delibera del Consiglio dei Delegati n. 11 del 26 novembre 2020 con oggetto: il bilancio di previsione 2020. Nelle determinazioni del tribunale amministrativo si evidenzia che: “alla sommaria cognizione tipica della fase cautelare, non sussistano i vizi formali dedotti dal consorzio ricorrente e che non siano irragionevoli i rilievi, contenuti nel provvedimento impugnato, circa la veridicità del bilancio di previsione, con particolare riferimento: alla sovrastima delle entrate previste; alla ripartizione, in quote annuali trentennali, dei disavanzi di gestione maturati sino al 31 dicembre 2019, la quale non pare avere un adeguato fondamento normativo”. Per questo motivo il Tar ha ritenuto che l’istanza di tutela cautelare non potesse trovare accoglimento, ed ha rigettato l'istanza. Sulla vicenda, adesso, si sono scatenati i primi attacchi “politici”. C'è chi sostiene che l'ente consortile prenda impegni di spesa non avendo un bilancio sul quale poggiare tali decisioni e, in effetti, si fa rilevare che è sul tavolo il bilancio di previsione 2020. Come è noto, a gennaio di quest'anno, la Regione Calabria, dipartimento 8, agricoltura e risorse agroalimentari ha bocciato le determinazioni del Bilancio di previsione 2020 dell'ente di bonifica. L'atto contestato davanti al Tar. La Regione Calabria con un atto a firma del presidente del dipartimento, Domenico Ferrara, e del dirigente generale, Giacomo Giovinazzo, sosteneva che: “La struttura di controllo sugli atti e provvedimenti dei Consorzi di Bonifica ha esaminato nella seduta del 13 gennaio la delibera del Consiglio dei Delegati n. 11 del 26/11/2020 avente ad oggetto: “Bilancio di previsione 2020 - determinazione” trasmessa a mezzo pec il 01/12/2020 ed acquisita agli atti del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari il 01/12/2020 ne ha disposto l’annullamento. Pertanto non potrà essere data esecutività alla stessa”.



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