Scalea, Aviosuperficie sgomberata, torna nella disponibilità del comune
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Scalea, Aviosuperficie sgomberata, torna nella disponibilità del comune

Scalea, questa mattina è stata sgomberata l'aviosuperficie che torna nella disponibilità del comune, eseguita l'ordinanza del 21 marzo scorso del sindaco Perrotta


Scalea, questa mattina è stata sgomberata l'aviosuperficie che torna nella disponibilità del comune, eseguita l'ordinanza del 21 marzo scorso del sindaco Perrotta

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Scalea, 9 aprile 2024 – E' stata sgomberata l'aviosuperficie di Scalea, in esecuzione dell'ordinanza n. 5 del 21.03.2024. Questa mattina, il sindaco Giacomo Perrotta, con il supporto degli agenti della polizia locale, coordinati dal comandante Adriano Serra, con il responsabile del settore tecnico architetto Angelo Aronne, e con l'ausilio di due dipendenti del comune di Scalea, ha portato a termine il rilascio della infrastruttura dell'Aviosuperficie, in località la Bruca.


“Il bene – si legge in una nota dell'amministrazione comunale - finalmente torna nella piena e totale disponibilità del comune di Scalea e della cittadinanza amministrata”.

Il sindaco Giacomo Perrotta ha affermato: «Oggi la comunità di Scalea si riappropria di un bene che merita di essere valorizzato. Nei prossimi giorni proseguirò le interlocuzioni con la Regione Calabria ed il ministero dei Trasporti per definire il futuro di questa struttura affinché possa essere funzionale agli interessi collettivi».

Si legge nella nota: “L'amministrazione Perrotta, consapevole della grande rilevanza strategica della infrastruttura di collegamento per il rilancio del territorio di Scalea e di tutto il comprensorio, ha esperito tutte le azioni necessarie per ottenere il pieno utilizzo dell'area da parte del Comune, per l'esercizio delle finalità pubbliche della stessa, ritenendo inaccettabile rimanere passivi innanzi ad anni di occupazione, di fatto, di un bene pubblico”.


E ancora: “Fin dall'insediamento, l'attuale amministrazione ha posto in essere tutte le azioni per addivenire ad una soluzione che permettesse di destinare l'infrastruttura ad un utilizzo concreto e regolarmente normato. In tal senso l'amministrazione comunale ha adottato, già nel 2023, una diffida al rilascio e due ordinanze sindacali, rimaste inevase”.

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