Scalea, l'Anmi chiede di annullare la procedura di decadenza della concessione balneare
Dopo la decisione del tribunale del Riesame, l'associazione marinai di Scalea chiede al comune l'annullamento della procedura di decadenza della concessione balneare
SCALEA – 28 apr. 22 - Era stato avviato il procedimento di decadenza della concessione demaniale per l'associazione Marinai d'Italia di Scalea, ma alla luce dell'accoglimento del ricorso da parte del tribunale del Riesame è stata sollecitata, a più riprese, al comune del centro tirrenico, l'archiviazione della pratica. Al momento non c'è stata alcuna risposta e l'Associazione nazionale marinai d'Italia di Scalea ha inviato una serie di sollecitazioni ufficiali, via posta certificata, al comune di Scalea senza ottenere risposta. “Il nostro gruppo “Valerio Ielpa” di Scalea, facente parte dell’Associazione nazionale marinai d’Italia, Associazione d’Arma tra le più prestigiose a livello Italiano e nota a tutti i concittadini scaleoti – si legge nella nota dell'Anmi - non riesce ad ottenere da parte dell’ufficio tecnico del comune di Scalea, nonostante vari solleciti, l’archiviazione dell’avvio di procedimento di decadenza”. Per ricostruire la vicenda, bisogna tornare indietro al 16 agosto dello scorso anno. La Guardia di Finanza della tenenza di Scalea, in quella data aveva effettuato un controllo con il conseguente sequestro della sede, sul lungomare Ruggiero di Lauria, ed il lido balneare, per un presunto abuso nell’esercizio della concessione demaniale marittima.
L’ufficio tecnico del comune di Scalea, dopo appena 15 giorni, l'1 settembre scorso, aveva avviato il procedimento per la decadenza della concessione demaniale marittima, con notifica ufficiale in data 8 settembre 2021. “Nei 10 giorni concessi per legge – ricordano dall'associazione Anmi - il nostro gruppo presentava le controdeduzioni al provvedimento e precisamente il 14 settembre. In data 13 ottobre 2021 il Tribunale del Riesame di Cosenza accoglieva il nostro ricorso, e ordinava l’immediato dissequestro, e questa comunicazione la trasmetteva anche al comune e alla Guardia di Finanza che prontamente toglieva i sigilli e ci reimmetteva nel possesso della struttura. In data 24 novembre 2021 via Pec chiedevamo l’archiviazione del procedimento di decadenza, visto l’approssimarsi del termine di legge di novanta giorni entro il quale una procedura aperta d’ufficio, deve concludersi, ma ovviamente aspettavamo la data del 15 dicembre rispettosi della legge. A partire dal 15 gennaio 2022 abbiamo sollecitato varie volte l’archiviazione, ma purtroppo non abbiamo ricevuto nessun riscontro”. Nell'ultima comunicazione, l'invito a notificare entro oggi l'archiviazione del procedimento avviato dall'ufficio tecnico. “Capiamo bene che con la situazione Covid e con tutte le difficoltà che un ufficio come quello urbanistico di un comune si trova ad affrontare, il rispetto dei novanta giorni sarebbe stato un miracolo, ma francamente – si legge nella comunicazione - il più che raddoppio dei tempi ci lascia stupefatti”.