Sangineto, l'opposizione in consiglio contesta ArriCal: "Annulla l'autonomia”
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Sangineto, l'opposizione in consiglio contesta ArriCal: "Annulla l'autonomia”

Sangineto, una legge arrogante e tracotante, l'opposizione in consiglio contesta ArriCal: "Annulla l'autonomia dei comuni”


Sangineto, una legge arrogante e tracotante, l'opposizione in consiglio contesta ArriCal: "Annulla l'autonomia dei comuni”

SANGINETO – 3 nov. 23 - Dal gruppo di minoranza in consiglio comunale un duro attacco al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, da parte di Francesco Cataldo e Francesco Renda. Nel corso della seduta consiliare, durante la quale è stata approvata l’adesione dell’ente all'Arrical, per il servizio idrico integrato e la gestione del servizio dei rifiuti urbani, l'attacco. Cataldo e Renda hanno fra l'altro affermato: “Il presidente della regione ha impiegato gran parte del suo tempo in videomessaggi social e attacchi sconsiderata ai sindaci rispetto alla cattiva depurazione, dimenticando volutamente che dall'aprile 2022 la Cittadella ha coniato una nuova partita iva regionale per il controllo centralizzato della depurazione con la creazione di Arrical che ha come obiettivo proprio la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e delle risorse idriche.



Sia la mancanza di un preventivo confronto anche con la cittadinanza, come peraltro era stato promesso dal sindaco, che i numerosi interrogativi ancora non risolti creati da una legge lacunosa e mal scopiazzata da quella di altre regioni del nostro Paese, non ci consentono di esprimere un voto favorevole alla proposta di deliberazione in oggetto, pur consapevoli che questa maggioranza regionale, arrogante e tracotante, come i bei tempi del duce, minaccia sanzioni e ritorsioni anche di natura economica nei confronti dei comuni che osano contestare una legislazione che di fatto annulla l'autonomia dei comuni stessi”. Un documento, da parte di Cataldo e Renda consegnato agli atti dell'assemblea. “Tenuto conto della obbligatorietà dell’adesione a questa nuova autorità che, come prevede la stessa legge regionale, svolge la funzione relativa all'organizzazione del servizio pubblico locale in materia di acque e rifiuti, alla scelta delle rispettive forme di gestione e al loro affidamento e controllo, alla determinazione delle tariffe all'utenza per quanto di competenza e nel rispetto delle determinazioni dell'autorità di regolazione per l'energia, reti e ambiente Arera – aggiungono i due consiglieri - essere convocati per votare senza avere possibilità alcuna di determinarsi diversamente come ente locale, senza subire le conseguenze prepotenti e dispotiche previste dalle diverse leggi, oltre a mortificare i comuni che incontestabilmente sono le vere e più antiche autonomie locali, unanimemente riconosciute, perché costituitesi spontaneamente sulla base di interessi comuni degli individui di un dato territorio, ci sembra essere un inutile quanto farsesco rituale burocratico, giacché la decisione, indipendentemente della volontà favorevole o sfavorevole che questo consiglio adotterà, è stata già da tempo presa altrove, eludendo la volontà popolare e dei suoi organi rappresentativi”.



Secondo i consiglieri di minoranza: “La nascita di Arrical, da parte dei cittadini calabresi deve essere guardata con notevole diffidenza e paura poiché essa, tra le tante funzioni, svolge anche quella relativa alla determinazione delle tariffe all'utenza. Inoltre, non bisogna sottovalutare il comma 11 dell'articolo 4 che espressamente recita: i costi di funzionamento dell'autorità sono a carico di quota parte della tariffa del servizio integrato e del servizio di gestione dei rifiuti urbani, nel rispetto della vigente normativa dello Stato e nella misura definita dalla statuto dell’autorità. E certamente questa misura non sarà inferiore al cento per cento”.




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