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San Nicola Arcella morta Mabel Bocchi: addio alla leggenda del basket italiano

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  • 8 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min
Mabel Bocchi leggenda del basket italiano


Mabel Bocchi morta nella sua casa di San Nicola Arcella: lo sport italiano in lutto. I funerali domani, 5 dicembre a Praia a Mare nella chiesa di Gesù Cristo Salvatore


4 dicembre 2025


È scomparsa questa mattina, all’età di 72 anni, Mabel Bocchi, una delle più grandi atlete italiane di sempre, la campionessa si è spenta nella sua casa di San Nicola Arcella, in Calabria, dopo aver lottato per mesi contro una malattia aggressiva. I funerali si svolgeranno domani 5 dicembre 2025 a Praia a Mare, alle ore 12.00, nella chiesa di Gesù Cristo Salvatore. Il mondo dello sport piange una figura che ha incarnato talento, determinazione ed eleganza agonistica, rivoluzionando la pallacanestro femminile in un’epoca in cui pochi credevano davvero nelle potenzialità di questo movimento.

Cresciuta nel Geas Basket, Bocchi fu il simbolo delle prime vittorie internazionali dello sport femminile italiano. Un talento fisico e tecnico fuori scala, avanti di decenni rispetto al suo tempo, capace di lasciare un’impronta indelebile nella storia della pallacanestro europea.



Mabel Bocchi morta: la campionessa che portò l’Italia sul tetto d’Europa

Con la maglia del Geas, Mabel Bocchi conquistò traguardi storici, tra cui la prima vittoria italiana nella Coppa dei Campioni del 1974, un successo che aprì una nuova era nello sport femminile del Paese. Nel suo palmarès figurano otto scudetti consecutivi negli anni Settanta, risultati che ancora oggi la collocano tra le atlete più vincenti di sempre.

Il club rossonero la ricorda come un autentico faro, un’atleta capace di trascinare compagne e pubblico con un mix unico di potenza, classe e intelligenza cestistica.



Dalla Nazionale alla comunicazione: l’altra vita di Mabel Bocchi

Le sue imprese non si limitarono al campo. Con la Nazionale italiana disputò tre edizioni del Campionato Europeo, salendo sul podio nel 1974 grazie a un prestigioso terzo posto. Nel Mondiale 1975 in Colombia, arrivò quarta, distinguendosi come miglior realizzatrice del torneo.

Terminata la carriera sportiva, Bocchi intraprese un nuovo percorso diventando giornalista professionista. Laureata all’Isef a soli 21 anni, fu anche la più giovane docente universitaria italiana. Collaborò a lungo con testate nazionali come il Corriere della Sera e La Gazzetta, portando nel giornalismo di fitness e alimentazione la stessa competenza e passione che aveva mostrato sul parquet.


Il ricordo di un’icona: lo sport italiano perde una figura irripetibile

Mabel Bocchi viene ricordata non solo per i successi sportivi, ma per la sua personalità poliedrica, esuberante e colta. Una donna che ha saputo reinventarsi nel mondo televisivo, cinematografico, giornalistico e artistico, diventando un vero punto di riferimento per generazioni di atlete.

Oggi l’Italia e la comunità internazionale dello sport si stringono attorno alla sua memoria, consapevoli di salutare una delle figure più luminose del basket mondiale. Un’eredità che resterà viva per sempre.


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