S. Maria del Cedro, rifiuti e acqua: comuni e cittadini "strozzati"
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S. Maria del Cedro, rifiuti e acqua: comuni e cittadini "strozzati"

Il sindaco Ugo Vetere chiede l'istituzione di un tavolo tecnico alla Regione Calabria



SANTA MARIA DEL CEDRO – 10 feb. 22 - Un tavolo tecnico. È quanto chiede il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, per chiarire le questioni relative al costo di conferimento dei rifiuti e al costo della fornitura idropotabile da parte della Sorical. Vetere ha inviato una richiesta formale al presidente della Regione, Roberto Occhiuto; ai componenti della giunta regionale; ai consiglieri in carica della Regione, al presidente dell'Anci, ai sindaci calabresi e ai prefetti di tutte le province. Il sindaco di Santa Maria del Cedro evidenzia che “a causa delle conosciute difficoltà attinenti al conferimento dei rifiuti nei due centri autorizzati, negli ultimi anni, il costo è aumentato in maniera esponenziale”. A maggio del 2014 il costo del conferimento in discarica, per una tonnellata di indifferenziato, era di 97,00 euro.


Gli accordi, definiti “capestri”, con società private hanno portato ad un aumento esponenziale del costo di una tonnellata di indifferenziato che raggiunge i 170,92 euro oltre Iva, praticamente raddoppiato. Ma c'è di più, e lo ricorda il sindaco Vetere: “nel periodo estivo, allorquando i luoghi deputati al conferimento dei rifiuti non sono idonei a fronteggiare le quantità da smaltire, è stato autorizzato il conferimento fuori regione o all’estero che comporta una spesa pari a 295,54 euro oltre Iva a tonnellata per l’indifferenziato. Un paese come quello che mi onoro di rappresentare -à spiega il sindaco Vetere - che nel periodo di massima punta in estate ha la presenza di circa 70.000 persone, negli ultimi anni ha sopportato un incremento, nel costo del conferimento dei rifiuti, pari a circa 200.000 euro. Tanto, non è più sostenibile; non solo per le casse degli Enti, ma soprattutto per le tasche dei cittadini calabresi che ogni anno vedono aumentare il costo del tributo da versare”. Ed è per tali motivi che Vetere chiede interventi correttivi. “Non basta aumentare la percentuale della raccolta differenziata se poi indipendentemente dalla percentuale raggiunta il prezzo da pagare per il conferimento è identico per tutti i comuni, senza dimenticare le scene a dir poco raccapriccianti alle quali si è soliti assistere nel periodo estivo, soprattutto nell’alto Tirreno cosentino dove la presenza dei rifiuti è visibile ad ogni angolo di strada”.


Situazione simile, per la fornitura idropotabile all’ingrosso, affidata a Sorical. Per l’anno 2022 è stato richiesto al comune un impegno di spesa pari a 302.000 euro, rispetto a quello previsto per l’anno precedente pari a 245.000 euro. “Negli anni anche il costo dell’acqua è notevolmente aumentato, a discapito dei cittadini, ma anche degli Enti che nel redigere annualmente il Pef si vedono costretti per far fronte ai continui aumenti a richiedere ai contribuenti somme maggiorate rispetto al precedente anno”. Vetere chiede “una politica seria, per quanto attiene i servizi essenziali non dimenticando la questione annosa della depurazione che da decenni porta la Calabria alla ribalta nazionale, e soprattutto l’alto Tirreno cosentino, per il mal funzionamento degli impianti di depurazione esistenti e per la mancanza di reti fognarie.



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